L'attenzione selettiva dell'assessore Tallini

Ancora una volta, merita tutta la nostra simpatia l’assessore Mimmo Tallini: il mondo politico regionale gli crolla attorno e lui continua a immolarsi per la causa. Supera, in abnegazione, i combattenti giapponesi che nel Borneo vennero ritrovati, nel 1952, ancora con le armi in pugno per difendere l’imperatore del “Sol levante”: nessuno si era ricordato di avvisarli che sette anni prima l’imperatore del Giappone era salito sulla corazzata Missouri e aveva firmato la capitolazione.
Così, ecco che Tallini, nei giorni in cui la “Cabina di regia” del governo nazionale sancisce l’espulsione dal campo della Regione Calabria, non trova di meglio che attaccare la ministra Lanzetta rimproverandole di avere risposto troppo celermente al parere richiesto dalla presidenza del consiglio regionale.
Già, questo piccolo dettaglio non è stato portato, evidentemente, a conoscenza di Tallini: il ministero degli Affari regionali non ha assunto alcuna autonoma iniziativa, si è limitato a rispondere a una richiesta di parere pervenuta proprio dal consiglio regionale della Calabria. Non doveva farlo? Doveva farlo ma solo dopo avere chiesto permesso a Tallini, magari concordando con lui tempi e contenuti della risposta?
Tant’è che tutti se ne sono stati zitti e buoni, dal desaparecido presidente Franco Talarico agli annichiliti capigruppo di tutti i gruppi consiliari (compreso quello in cui milita la ministra Lanzetta). L’unico che sfida  l’impopolarità (e anche il ridicolo) è Tallini, al quale per questo non può non andare la nostra simpatia.
E per riempire di contenuti pratici questa attestazione di simpatia, informiamo l’assessore Tallini che nel frattempo altre cose che meriterebbero una sua particolare attenzione sono avvenute e stanno avvenendo.
Ad esempio, per restare al parere sulle dimissioni di Scopelliti da governatore, è avvenuto che l’illustre giurista Nuccio Lopez, che con il suo parere, tendente ad accreditare una «irricevibilità delle dimissioni di Scopelliti», ha contribuito a paralizzare per altre settimane le attività del consiglio regionale, ha appena incassato un rinvio a giudizio per gravi reati che avrebbe commesso nell’aggiudicazione della gara per la costruzione della nuova sede del Corecom.
Brutti giorni per la burocrazia regionale che assomma anche l’arresto della funzionaria Di Gesu e l’inibizione dal servizio per il direttore generale Bruno Calvetta, mentre sono indagati i funzionari Zappulla e Franco nonché gli addetti all’Autorità regionale di audit, Torchia ed Esposito. Provveda Tallini a informare di queste cose l’assessore regionale al Personale. Cioè se stesso! (0020)