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«Vogliamo pensare che ancora vivi»

Alcune centinaia di ragazzi hanno partecipato a Corigliano Calabro al corteo organizzato in occasione del primo anniversario dell’omicidio di Fabiana Luzzi, la sedicenne uccisa dal fidanzato che ne b…

Pubblicato il: 23/05/2014 – 22:00
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«Vogliamo pensare che ancora vivi»

Alcune centinaia di ragazzi hanno partecipato a Corigliano Calabro al corteo organizzato in occasione del primo anniversario dell’omicidio di Fabiana Luzzi, la sedicenne uccisa dal fidanzato che ne bruciò il corpo quando la giovane era ancora viva. Tutti i ragazzi hanno una rosa bianca in mano. In testa al corteo uno striscione con la scritta: «Vogliamo ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi. Vogliamo pensare che ancora ci ascolti, che come allora ci sorridi». La frase riportata nello striscione dedicato a Fabiana Luzzi è tratta da una canzone di Carmen Consoli, “Canzone per un’amica”.
In testa al corteo, che si sta svolgendo in modo silenzioso, ci sono i genitori di Fabiana, Mario e Rosa, abbracciati al loro arrivo dai compagni della sedicenne, che come il padre e la madre della ragazza si sono abbandonati ad un pianto dirotto. All’inizio anche uno striscione del “Centro antiviolenza Fabiana Luzzi”, costituito a Corigliano Calabro dopo l’uccisione della sedicenne.
Tutti i ragazzi hanno una rosa bianca in mano e un nastrino bianco attaccato. Un giovane, che precede di poco i compagni, porta in mano un bouquet di rose bianche che sarà lasciato nel punto in cui la sedicenne fu uccisa dal fidanzato, Davide Morrone, oggi diciottenne, condannato in primo grado a 22 anni di reclusione. Il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, stamattina ha incontrato i genitori di Fabiana nella loro abitazione per rinnovare loro la sua solidarietà.

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