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Approvata la riforma, i consiglieri saranno trenta

REGGIO CALABRIA Adesso sono 30. Dopo più di un anno di melina, “modifiche truffa” e cincischiamenti, il consiglio regionale approva a maggioranza la riduzione dei suoi componenti. Dalla prossima le…

Pubblicato il: 02/06/2014 – 22:00
Approvata la riforma, i consiglieri saranno trenta

REGGIO CALABRIA Adesso sono 30. Dopo più di un anno di melina, “modifiche truffa” e cincischiamenti, il consiglio regionale approva a maggioranza la riduzione dei suoi componenti. Dalla prossima legislatura i consiglieri regionali calabresi saranno 30 e non più 50. Il numero è fissato dalla cosiddetta “Manovra di Ferragosto”, approvata nel 2011 dal governo Berlusconi. Il testo, in ossequio a una spending review ante litteram, prevede il tetto massimo dei consiglieri per ogni Regione. La Calabria ha meno di due milioni di abitanti (dati Istat) e perciò non può “schierare” più di 30 membri. Lo scorso anno il Consiglio aveva dato il la a una modifica dello Statuto interlocutoria, stabilendo il numero dei rappresentanti in 40, in palese violazione delle norme nazionali. Solo la successiva azione del governo Letta, che aveva impugnato la nuova legge di fronte alla Consulta, aveva fatto recedere gli inquilini di Palazzo Campanella, che si erano affrettati a varare il “taglio” secondo le disposizioni nazionali. Testo che è ritornato in aula, con ulteriori modifiche, lo scorso 31 marzo, quando il Consiglio ha approvato in prima lettura la modifica che oggi ha compiuto il suo iter (le variazioni dello Statuto necessitano di due votazioni, con un intervallo di almeno due mesi). Il nuovo Statuto stabilisce un numero di assessori non superiore a un quinto (cioè sei membri) del numero dei componenti del Consiglio, di cui uno assume la carica di vicepresidente. Punto approvato all’unanimità con il voto contrario di Damiano Guagliardi. Altro particolare: gli assessori esterni della giunta non potranno essere superiori del 50% (massimo tre) rispetto ai componenti dello stesso esecutivo. Via libera anche all’introduzione del “consigliere supplente”. I consiglieri che saranno nominati assessori regionali verranno cioè sostituiti dai consiglieri della stessa lista non eletti. Questi ultimi due punti sono stati approvati a maggioranza, con il voto contrario della minoranza di centrosinistra.  Fumata nera invece per l’assestamento di bilancio, licenziato venerdì scorso dalla giunta regionale. La maggioranza, con Gianpaolo Chiappetta, ha chiesto e ottenuto il differimento della manovra a un Consiglio ad hoc che, anche in caso di scioglimento dell’assemblea per effetto delle dimissioni del governatore Scopelliti, potrebbe essere convocato ugualmente in quanto la manovra rientra – secondo il capogruppo di Ncd – tra gli «atti indifferibili» che possono essere approvati anche senza in assenza di un organo esecutivo quale è la giunta regionale. L’assemblea ha così fissato per mercoledì 11 la convocazione della seduta che dovrà deliberare su una Finanziaria che movimenterà circa 119 milioni di euro.

 

Pietro Bellantoni

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