CASSANO Emozione palpabile per l’arrivo di Papa Francesco perché, come hanno cantato i bimbi allo stadio comunale di Cassano, «è uno di noi». Sensazioni indescrivibili anche per gli operatori dell’informazione che hanno intonato i cori di benvenuto. Francesco è atterrato allo stadio preceduto da due elicotteri, uno della polizia e due della Repubblica italiana. Prima di scendere dall’elicottero il Pontefice ha salutato dal finestrino la folla festante che lo acclamava. Ad accoglierlo, appena sceso, è stato il sindaco di Cassano, Gianni Papasso. Assieme al Papa c’era monsignor Nunzio Galantino. Papa Francesco stupisce sempre più: è in anticipo rispetto al programma. Doveva arrivare alle undici, invece è giunto prima. Dopo un breve saluto con le autorità, è salito sulla papamobile e facendo un giro dello stadio si è fatto baciare da una bambina.
Il suo arrivo e’ stato vissuto con emozione tanto da dimenticare le indicazioni per la sicurezza date al pubblico prima dell’atterraggio. Bisognava stare girati di spalla per evitare la polvere, ma alla sola vista dell’elicottero nessuno lo ha ricordato: tutti erano intenti a scattare foto con cellulari e iPad, e a incrociare lo sguardo di Francesco.
L’ATTESA DEI FEDELI
«Per lui oggi resisto». Così un’anziana signora, un po’ claudicante, si è fatta forza per affrontare un chilometro di cammino a piedi per raggiungere lo stadio comunale di Cassano, dove era atteso Papa Francesco. Nella cittadina della piana di Sibari l’atmosfera è incandescente. Cassano è blindata per motivi di sicurezza: posti di blocco e forze dell’ordine si incontrano lungo la strada che da Sibari porta a Cassano. Mentre il Pontefice sta salutando i detenuti del carcere di Castrovillari, a Cassano sono già tantissimi i fedeli che stanno affollando gli spazi transennati. Per le strade si respira un’aria di gioia: striscioni, foto di Francesco e bandiere sui balconi delle case, dove la gente aspetta con ansia il suo arrivo. Lo stadio al momento è affollato di giornalisti, operatori, fotografi, ma soprattutto dai bambini perché il Santo Padre verrà allo stadio proprio per salutare i più piccoli. Che, sfidando il caldo, non si perdono d’animo e con cappellino e bandierina invocano cori per Papa Francesco assieme all’allelluia.
LA VISITA IN CARCERE
Il Papa è arrivato a Cassano dopo aver visitato il carcere di Castrovillari. Bergoglio ha salutato una per una le donne detenute. Durante l’incontro le donne si sono commosse dopo aver stretto la mano del Pontefice. Al termine dell’incontro il Papa, salutandole tutte, ha detto loro: «Pregate per me perché anch’io faccio i miei sbagli e devo fare penitenza». A riferirlo è stato il vice direttore della sala stampa vaticana, padre Cito Benedettini, presente alla visita del pontefice nell’istituto penitenziario.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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