Consiglio "omnibus"
REGGIO CALABRIA Tutto in un Consiglio. Se è vero che i nodi prima o poi vengono al pettine, l’assemblea calabrese decide di scioglierli (quasi) tutti nella penultima riunione ufficiale di questa legi…

REGGIO CALABRIA Tutto in un Consiglio. Se è vero che i nodi prima o poi vengono al pettine, l’assemblea calabrese decide di scioglierli (quasi) tutti nella penultima riunione ufficiale di questa legislatura. Una seduta “straordinaria” che, almeno in teoria, sarebbe dovuta servire per approvare solo l’assestamento di bilancio. E invece è stata vissuta come l’ultima occasione per licenziare una legge “omnibus” nella quale trovano posto provvedimenti (colpevolmente?) trascurati in passato. Restano intatti, però, i dubbi sulla legittimità di un simile modo di procedere per un Consiglio che vive in regime di prorogatio dopo lo “scioglimento” dello scorso 3 giugno, quando l’Aula ha formalmente “preso atto” delle dimissioni dell’ex governatore Scopelliti.
L’assise regionale ha comunque dato il via libera a una “mille-proroghe” approvata sul filo di lana, quando le bocce avrebbero dovuto essere già ferme da un pezzo.
La prima proroga riguarda i commissari delle Comunità montane regionali, i cui contratti – in scadenza il 30 giugno – vengono rinnovati fino al dicembre 2014.
Slitta al 31 dicembre 2014 anche il termine per la liquidazione della Fondazione calabresi nel mondo. Novità pure per i lavoratori precari dell’ex Fondo sollievo: la legge omnibus ha dato il la a un’interpretazione autentica della loro posizione che permetterà il pagamento di tutti gli stipendi arretrati, finora bloccati.
Aggiornato anche il termine entro il quale le aziende di trasporto avrebbero dovuto dotarsi di apparecchiature per la cosiddetta “georeferenziazione telematica”, pena il pagamento di una penale. Nelle more, le aziende potranno avvalersi di semplici strumenti di comunicazione.
Il Consiglio prende posizione anche sui 131 lavoratori di Calabria it. L’Aula ha approvato un ordine del giorno con il quale impegna la giunta a tutelare i livelli occupazionali e salariali dei dipendenti, ad attivarsi affinché sia garantito il rispetto della legge regionale che determina il loro passaggio in Fincalabra, e a prorogare il licenziamento (già avviato) fino al completamento delle procedure di trasferimento. (0050)
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it