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Slai Cobas: a rischio il depuratore di Ricadi

RICADI «È dal primo luglio 2014 che nel depuratore di Ricadi, impianto che serve tutta la nostra costa fino a Capo Vaticano, non c’è personale. L’azienda a cui è stata affidata la gestione, la Manuta…

Pubblicato il: 12/07/2014 – 17:11
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Slai Cobas: a rischio il depuratore di Ricadi

RICADI «È dal primo luglio 2014 che nel depuratore di Ricadi, impianto che serve tutta la nostra costa fino a Capo Vaticano, non c’è personale. L’azienda a cui è stata affidata la gestione, la Manutambiente srl, nonostante abbia ottenuto l’affidamento non sembra voler prendere servizio, lasciando, così, l’impianto incustodito e il personale a casa». È quanto sostiene, in una nota, il sindacato Slai Cobas che evidenzia come nelle vasche di sedimentazione dell’impianto di San Nicolò si registri un volume dei fanghi «impressionante che tracimano fuori per finire in mare, attraverso i torrenti, uno quello denominato Ruffa, dove è molto elevata la qualità dell’acqua o meglio dei liquami, precisando che in questo torrente vi è lo scarico dell’impianto». Ieri, per effetto di un guasto, si è verificata la discesa sulla spiaggia di Santa Maria di melma finita poi in mare. Lo Slai Cobas segnala come «l’impianto di Santa Maria di Ricadi sia privo di autorizzazione allo scarico, negata dall’Arpacal. Ciò ha comportato motivo di rescissione dal contratto da parte della Minieri King Elettrica srl e per ovviare a ciò la scelta è stata quella di evitare lo scarico nella condotta sottomarina e deviarlo nel torrente che divide i comuni di Ricadi a Joppolo. L’impianto di Ricadi è ormai dal 26 giugno che non viene gestito. Pertanto, la sua condizione è disastrosa. È saltata l’intera rete di depurazione che da anni ha compromesso l’economia del Vibonese. Rete che per essere ripristinata necessita di un intervento che comporta dei costi elevati». (0050)

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