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I dieci anni di Oliverio alla Provincia di Cosenza

COSENZA Se il resoconto dei dieci anni di governo della Provincia che Mario Oliverio offre ai cittadini avesse una parola d’ordine, questa sarebbe sicuramente “Si può fare anche in Calabria”, che a…

Pubblicato il: 21/07/2014 – 19:58
I dieci anni di Oliverio alla Provincia di Cosenza

COSENZA Se il resoconto dei dieci anni di governo della Provincia che Mario Oliverio offre ai cittadini avesse una parola d’ordine, questa sarebbe sicuramente “Si può fare anche in Calabria”, che a pensarci bene potrebbe essere anche lo slogan per una candidatura a governatore. Infatti l’evento che si è svolto nell’affollato auditorium Guarasci ha due valenze, una immediata e una di prospettiva. La prima è snocciolare la narrazione di dieci anni di guida della Provincia, rivendicando con numeri e slide il buon governo di un territorio vasto e difficile, per di più in tempi ardui. La seconda consiste invece proporre questa stessa virtuosa esperienza come credito che si può spendere per l’intera Regione. E infatti senza infingimenti o ipocrisie Oliverio a conclusione del suo intervento lo dice con chiarezza, dichiarando di “mettere a disposizione la sua esperienza di presidente della Provincia”. Un modo raffinato di proporsi, candidando non la sua persona, ma la propria storia, che ovviamente sono la stessa cosa, mentre “sarebbe semplice ritirarsi a questo punto e starsene davanti a un caminetto e non scendere in trincea, ma sarebbe un gesto egoistico”. Dunque Oliverio si mette in corsa per la candidatura a presidente della Regione, portando come trofeo l’aver “promosso lo sviluppo economico, difeso il territorio, valorizzato il patrimonio dell’ente”, senza trascurare quanto fatto per l’edilizia scolastica, la viabilità, la salute e la prevenzione. Prima di lui aveva parlato il presidente di Ipr Markenting, Antonio Noto, che per conto della Provincia aveva condotto un sondaggio, dal quale emerge che i cittadini, i sindaci, le associazioni e il mondo dell’impresa promuovono il governo di Oliverio, fino a manifestare disappunto per la chiusura delle Province. E poiché lo sguardo di Oliverio è già rivolto verso orizzonti più ampi, ecco che abilmente il presidente della provincia di Cosenza tocca un tasto importante, rivendicando il buon uso delle poche risorse, “tutte spese e bene, senza mai aver mai privilegiato imprese o amici”, mentre ovviamente alla Regione non si può dire altrettanto visto che, per esempio, “le somme finalizzate alla realizzazione della metro leggera rischiano di essere rimandate indietro”. Dunque i dieci anni di governo del territorio cosentino come modello da esportare, come passaporto per conquistare una candidatura e convincere il Pd che lui è l’uomo giusto, spinto dal consenso di una platea dove moltissimi erano i sindaci. Mario Oliverio archivia questa sua decennale esperienza proprio quando le Province vengono più o meno abolite, e dopo quattro legislature da parlamentare e due mandati da presidente di Provincia, prova a tornare alla Regione, dove arrivò nel 1980, ancora giovanissimo come consigliere dell’allora Pci, questa volta cercando una candidatura da governatore.

 

Michele Giacomantonio
m.giacomantonio@corrierecal.it

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