Rifiuti, la stangata della politica sui Comuni
LAMEZIA TERME I primi a pagare il “no” della politica all’utilizzo della contabilità speciale nel settore della raccolta dei rifiuti saranno i Comuni. Lo spiega bene un decreto pubblicato pochi giorn…

LAMEZIA TERME I primi a pagare il “no” della politica all’utilizzo della contabilità speciale nel settore della raccolta dei rifiuti saranno i Comuni. Lo spiega bene un decreto pubblicato pochi giorni fa sul portale del dipartimento Ambiente. Decreto che rievoca i passaggi degli ultimi mesi e ricorda che “solo l’utilizzo della contabilità speciale, seppur alimentata con morosa discontinuità dai Comuni e con alcune fondamentali partite finanziarie ancora “inattive” (vedi Tec-Veolia spa, etc) consentiva di assicurare il pagamento dei gestori, scongiurando fermi del sistema regionale”. La raccolta costa 7-8 milioni al mese e la Regione aveva “offerto” per uscire dall’impasse 20 milioni, che si sono “consumati” in meno di 90 giorni. Utilizzare i capitoli del bilancio regionale avrebbe tagliato le gambe al sistema, perché i versamenti degli enti locali li alimentano con soli 4 milioni al mese, troppo pochi.
Adesso che Quarta commissione ha bocciato l’emendamento che prevedeva di andare avanti con la contabilità speciale, il dipartimento dovrà cercare altrove i denari per mandare avanti il settore. I problemi restano tutti sul campo. Non ci sono soldi per effettuare le gare e il dipartimento ha chiesto l’intervento della giunta regionale: servono 50 milioni (in realtà l’esigenza sarebbe di 150). E bisogna recuperare con urgenza i crediti pregressi, anche quelli che si riferiscono al primo semestre del 2014. Entro 15 giorni e senza rateizzazione. Una stangata, comunicata ai Comuni in queste ore, che è la prima conseguenza delle scelte del consiglio regionale. Senza la quale, però, il dipartimento potrebbe non essere “nella condizione di assicurare la continuità del servizio di trattamento dei rifiuti”.
p. p. p.