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La Calabria, banco di prova per Forza Italia

LAMEZIA TERME La Calabria è l’avamposto d’Italia, il banco di prova in cui Forza Italia capirà il suo futuro, in vista degli appuntamenti elettorali che da qui alla prossima primavera riporteranno qu…

Pubblicato il: 06/09/2014 – 10:51
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La Calabria, banco di prova per Forza Italia

LAMEZIA TERME La Calabria è l’avamposto d’Italia, il banco di prova in cui Forza Italia capirà il suo futuro, in vista degli appuntamenti elettorali che da qui alla prossima primavera riporteranno quasi tutte le Regioni al voto. E se l’Emilia “rossa” è ormai data per «persa», la Calabria potrebbe invece rappresentare il trampolino di lancio per gli azzurri in cerca di un riscatto. È, in estrema sintesi il ragionamento di Silvio Berlusconi che – nonostante gli impegni di questi giorni con le questioni di politica estera (intento a predisporre il dialogo del suo amico Putin con i Paesi occidentali) e i provvedimenti relativi allo “Sblocca Italia” – ha anche avuto modo di ribadire ai collaboratori più stretti la sua netta contrarietà alle primarie. L’ex premier le considera una «farsa», e questa sua posizione non potrà non avere effetti anche nelle vicende calabresi, dove la frangia guidata da Pino Galati ha da sempre espresso la sua volontà di celebrarle. Dello stesso avviso anche il principale alleato, l’Ncd di Tonino Gentile. Ma il discorso va incardinato in una prospettiva più ampia, dato che una parte consistente di Fi – capieggiata da “mister preferenze” Raffaele Fitto – continua a invocarle. L’ex governatore è già partito lancia in resta proprio dalla Puglia, riunendo tutti i dirigenti regionali azzurri al fine di ufficializzare le consultazioni di coalizione, aperte quindi a Ncd, Udc e FdI.
In Calabria, invece, tutto rimane in stand by. La coordinatrice Jole Santelli – interpretando i desiderata del Cav – non vuole le primarie, per il “travaso di bile del fittiano Galati. Non è un mistero che la deputata forzista prema per una discesa in campo di Wanda Ferro, molto gradita allo stesso Berlusconi e, particolare comunque non da poco, ben accetta anche dall’ex governatore Peppe Scopelliti. Berlusconi non cambia idea, perché le primarie hanno dimostrato di essere «in grado di favorire non il migliore, ma il più demagogo». Un convincemento che ha dato l’imprimatur alla costituzione di una commissione ad hoc (presieduta da Altero Matteoli e composta da Renato Brunetta, Paolo Romani, Denis Verdini e Giovanni Toti) per selezionare i candidati e studiare le alleanze nell’imminenza del voto. La prima riunione è in programma per lunedì. Mercoledì ci sarà invece una riunione tra lo stesso Berlusconi e i coordinatori regionali (tra cui Santelli) proprio per affrontare l’affaire primarie. Anche se il percorso sembra già tracciato.

 

Pietro Bellantoni

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