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Oliverio a rapporto da Spagnuolo

Mario Oliverio ha varcato il portone d’ingresso della Procura di Vibo a metà mattina. In perfetta solitudine, il candidato alle primarie del centrosinistra ha raggiunto al secondo piano l’ufficio d…

Pubblicato il: 29/09/2014 – 16:41
Oliverio a rapporto da Spagnuolo

Mario Oliverio ha varcato il portone d’ingresso della Procura di Vibo a metà mattina. In perfetta solitudine, il candidato alle primarie del centrosinistra ha raggiunto al secondo piano l’ufficio del procuratore capo Mario Spagnuolo per un confronto lontano da occhi indiscreti. Nessuna dichiarazione ufficiale è stata diffusa al termine dell’incontro ma non è difficile immaginare i temi toccati durante la discussione tra i due che, tra l’altro, vantano un rapporto di conoscenza di lunga data. Oliverio in queste ore si trova nel Vibonese per un tour elettorale in vista della competizione di domenica che lo vedrà contrapposto al renziano Gianluca Callipo e al vendoliano Gianni Speranza. La discussione quasi sicuramente avrà toccato il tema delle “liste pulite”. La procura di Vibo Valentia, così come quella di Reggio Calabria guidata da Cafiero de Raho, vuole tenere i fari accesi su questo versante. E in questo senso Oliverio avrebbe illustrato a Spagnuolo i contenuti del codice etico approvato di recente dalla commissione parlamentare Antimafia, che impegna partiti e movimenti politici a non candidare soggetti coinvolti in reati di criminalità organizzata contro la pubblica amministrazione, di estorsione ed usura, di traffico di stupefacenti, di traffico illecito di rifiuti e di altre gravi condotte. La commissione Antimafia si era già dotata di un codice di regolamentazione che, nelle ultime tre legislature, era stato offerto a tutte le forze politiche ma senza ottenere grossi risultati. Adesso c’è questo nuovo strumento offerto da Palazzo San Macuto. Che Oliverio ha già annunciato di volere sfruttare fino in fondo. «Uno dei motivi – avrebbe spiegato il presidente della Provincia di Cosenza a Spagnuolo – di contrasto alla ipotesi della mia candidatura in qualche territorio della Calabria ed in qualche settore della politica, probabilmente è dovuto alla mia riconosciuta inflessibilità proprio su questo terreno». È probabile che nel corso della discussione ci sia stato uno scambio di vedute sui risultati delle provinciali di Vibo, con l’elezione di Andrea Niglia, candidato sostenuto da spezzoni di centrodestra e centrosinistra. Un’operazione politica di cui Oliverio non va fiero e che sarà oggetto di ulteriori riflessioni all’interno del Pd calabrese. 

an. ri.

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