È dolce la notte per Mario Oliverio. È amara, amarissima, per Gianluca Callipo. La Calabria si conferma per l’ennesima volta terra in controtendenza e consegna al presidente della Provincia di Cosenza la vittoria alle primarie del centrosinistra. Sarà lui il candidato a governatore della coalizione. Un esponente non certo ascrivibile al cerchio magico del segretario-premier si impone nel momento in cui il vento renziano spira forte all’interno del Pd. Non in quello calabrese, evidentemente.
Oliverio (che in passato ha ricoperto gli incarichi di sindaco di San Giovanni in Fiore, assessore regionale e deputato con il Pds-Ds) prevale nettamente sul giovane sindaco di Pizzo Calabro e sul terzo in campo, il vendoliano Gianni Speranza. A Lamezia Terme, nel quartier generale del Pd calabrese, dove fanno capolino il segretario regionale Ernesto Magorno e il bersaniano Nico Stumpo, la tendenza appare chiara sin dalle prime battute. Oliverio vince nettamente in provincia di Cosenza e si impone anche in quelle di Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria. Callipo sarebbe riuscito a primeggiare di poco soltanto nella sua provincia, che è quella di Vibo Valentia. Molto più staccato Speranza che può comunque sorridere per il risultato ottenuto.
Oliverio resta a festeggiare con i suoi fedelissimi nella federazione di Cosenza. L’abbraccio con i big Nicola Adamo, Enza Bruno Bossio, Carlo Guccione, Luigi Guglielmelli e con esponenti di altri partiti come Enzo Paolini del Pse. Poi davanti a telecamere e taccuini si lascia andare: «È stata vittoria netta, omogenea su tutto il territorio regionale. Gli slogan non hanno attecchito. Adesso c’è la necessità di mettersi al lavoro per rialzare la Calabria dopo i disastri di Scopelliti. Sin da subito apriremo una nuova fase di costruzione del programma e delle liste, che non solo devono rispondere ai criteri del codice etico varato dalla commissione parlamenatare Antimafia, ma devono essere capaci di raccogliere la domanda di cambiamento che c’è in questa terra. Per questo motivo voglio coinvolgere, in questa mission non semplice, sia Callipo che Speranza».
Callipo, dal canto suo, in nottata, ha chiamato il vincitore per le congratulazioni di rito: «L’obiettivo comune che avevamo entrambi all’inizio della campagna elettorale per le primarie era e resta battere il centrodestra e restituire alla Calabria un governo autorevole ed efficace, guidato da quello che Matteo Renzi è riuscito a trasformare nel più grande partito progressista europeo. Lo scarto di pochi punti percentuali testimonia la grande voglia di cambiamento dei calabresi, che hanno risposto in maniera eccezionale all’appello delle primarie».
Nel Pd, comunque, si sorride per il dato dell’affluenza. Si temeva un tracollo dopo i dati non proprio incoraggianti arrivati la scorsa settimana dall’Emilia Romagna. E invece i numeri sono importanti: gli oltre centomila votanti superano il dato relativo alle primarie di coalizione del 2010 vinte da Agazio Loiero. Per la giornata di oggi, a Lamezia, è in programma una conferenza stampa con i tre candidati alle primarie «perché – spiega Magorno – dopo il voto immediatamente ritroveremo le ragioni della nostra unità e inizieremo a lavorare per affrontare insieme la sfida determinante delle elezioni regionali, consci della responsabilità, come coalizione di centrosinistra, di dare un nuovo governo ai calabresi».
Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it
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