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Palazzo Campanella continua a legiferare

REGGIO CALABRIA Tutto nell’ultimo pomeriggio. Il consiglio regionale apre i cassetti e, durante l’ultima seduta della legislatura, approva sul filo di lana la “Milleleggi”, una sequela di norme e att…

Pubblicato il: 07/10/2014 – 18:01
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Palazzo Campanella continua a legiferare

REGGIO CALABRIA Tutto nell’ultimo pomeriggio. Il consiglio regionale apre i cassetti e, durante l’ultima seduta della legislatura, approva sul filo di lana la “Milleleggi”, una sequela di norme e atti ritenuti «urgenti e indifferibili». Locuzione che serve da premessa al via libera di provvedimenti che, in teoria, un’assemblea “sciolta” (dopo le dimissioni del governatore Scopelliti) non potrebbe varare. Si procede comunque, a meno di due mesi dalle elezioni regionali.
Il sipario sta per calare, ma l’assemblea non rinuncia a licenziare nuove modifiche alle legge sui gruppi consiliari e sul loro finanziamento. Ma il dibattito s’infiamma quanto tocca a un altro provvedimento, caldeggiato dall’assessore all’Ambiente Franco Pugliano: una variazione dei bilanci 2015 e triennale a favore del comparto rifiuti per coprire le spese del dipartimento regionale e i costi già sostenuti dagli imprenditori privati attraverso l’aumento delle tariffe ai Comuni. Un modo per scongiurare il blocco del sistema, spiega Pugliano, che rimarca la necessità dell’intervento: «Non devo ricandidarmi, lo dico da cittadino preoccupato per il futuro». Nettamente contrario il Pd. Per il capogruppo Sandro Principe, «non può essere portato all’attenzione del Consiglio un provvedimento che prevede aspetti programmatori e finanziari senza uno straccio di esame di merito delle commissioni. È scandaloso che un’assemblea deliberi un provvedimento che non conosce». No anche di Damiano Guagliardi (Federazione della sinistra): «Non è possibile approvare oggi una legge importante come questa». I lavori si bloccano per quasi tre ore, con l’opposizione decisa a impedire il sì alla legge. Ci riesce, anche perché nel frattempo viene a mancare il numero legale. La legislatura si chiude così, con un’aula deserta e con i pochi applausi finali dei consiglieri rimasti.

 

I PROVVEDIMENTI APPROVATI L’aula dice sì all'”Omnibus agricoltura” (richiesto dal dipartimento Agricoltura, Coldiretti e dal presidente della II commissione Candeloro Imbalzano). Ok a maggioranza (con l’astensione del Pd) anche al rendiconto della Regione che, secondo l’assessore al Bilancio Giacomo Mancini, consentirà di «seguire i consigli della Corte dei conti con un quadro corrispondente». Il democrat Demetrio Naccari sottolinea invece come l’avanzo di amministrazione abbia «superato i 6 miliardi».
Il Consiglio affronta anche la situazione degli “emodanneggiati”, persone che si sono ammalate in seguito a trasfusioni o vaccinazioni nelle strutture sanitarie nazionali. Il fondo a loro disposizione viene aumentato di 1,7 milioni di euro, che si aggiungono ai 3 già stanziati durante l’ultimo assestamento di bilancio. Anche se il fabbisogno finale si aggira intorno ai 10 milioni di euro.
E ancora: il Consiglio dà disco verde alla “dichiarazione di assenso” per la donazione degli organi, che verrà inscritta nella carta d’identità e alle “disposizioni transitorie in materia di assegnazioni di sedi farmaceutiche”. Il blocco dettato dal provvedimento sui rifiuti lascia fuori tanti altre norme pronte per essere approvate: la legge sull’apicoltura, una nuova norma sul trasporto pubblico locale e una sul riordino delle pro loco. Non c’è più tempo, fine dei giochi. Ma il segretario-questore del Consiglio e membro dell’Ufficio di presidente, Giovanni Nucera – contrariato per il nulla di fatto sulle ultime leggi – sbotta e osa come mai aveva fatto finora: «Talarico in cinque anni non ha mai saputo gestire l’assemblea». Chiuso. Titoli di coda affidati al vicepresidente Nicolò: «Le attività del Consiglio sono concluse».

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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