Comunali Reggio, grillini contro grillini
REGGIO CALABRIA Grillini che odiano altri grillini. Dire che il Movimento 5 Stelle reggino è spaccato sarebbe un eufemismo. Le elezioni del 26 ottobre sono alle porte ma la lista che si appresta ad a…

REGGIO CALABRIA Grillini che odiano altri grillini. Dire che il Movimento 5 Stelle reggino è spaccato sarebbe un eufemismo. Le elezioni del 26 ottobre sono alle porte ma la lista che si appresta ad affrontare la competizione deve guardarsi soprattutto dal nemico interno, più che da quello esterno. Nelle ultime settimane sui candidati sono piovute critiche e insulti di ogni tipo. Lo strumento privilegiato è Facebook, la tribuna scelta dagli attivisti per le contumelie ai danni di quelli che, in teoria, dovrebbero essere i loro rappresentanti. Non sono militanti qualsiasi, nella maggior parte dei casi a postare commenti al vetriolo sono iscritti ai meet up cittadini, in particolare alcuni candidati delle liste “escluse” dopo il voto online.
MOVIMENTO TRAVAGLIATO
La lista uscita vincente dalle Comunarie è composta da 21 candidati e dall’aspirante sindaco Vincenzo Giordano. Ma prima dell’ufficializzazione, avvenuta in seguito al voto in Rete, il Movimento non ha vissuto momenti di serenità. Anzi: tra diffide, abbandoni di personalità di peso ed espulsioni, il Movimento si è frammentato, fino a scindersi in gruppi distinti, ognuno dei quali ha poi presentato una propria lista di aspiranti alla carica di consigliere comunale.
La balcanizzazione dei pentastellati dello Stretto non è piaciuta per niente a Grillo e Casaleggio, i quali, tra l’altro, avevano manifestato un certo disinteresse verso le cose del Movimento in riva allo Stretto. I meet up cittadini hanno sottoposto al giudizio degli elettori tre liste diverse, tra le quali a uscire vincente è stata quella di “Reggio Calabria 5 stelle”. Ma fino a pochi giorni prima la partecipazione del Movimento alle elezioni era stata messa fortemente in dubbio. La deputata “grillina” Federica Dieni, anche lei reggina, ricordava che «non siamo un partito e quindi non ci sono vertici che decidono leader e liste in occasione delle elezioni locali. Siamo un’aggregazione di cittadini e sono quindi i cittadini a decidere. Nel caso di Reggio il nostro staff organizzativo ha ricevuto 3 richieste di certificazione per altrettante liste. Al momento, quindi, non è ancora possibile dire se il Movimento sarà presente alle elezioni». Il caso è poi rientrato e le consultazioni online si sono svolte comunque. Solo che nessuno aveva preso in considerazione le rimostranze dei non eletti.
GUERRA DI POST
La lista che proverà a limitare l’avanzata delle armate di Falcomatà e Dattola parte già con un gap pesante: i candidati sono solo 21, su una formazione che avrebbe potuto essere rinfoltita con altri 11 aspiranti alla carica. Già questo un segno delle difficoltà in casa Cinque stelle. Il pericolo maggiore, però, arriva dagli altri militanti, che su Facebook hanno scatenato una vera e propria offensiva contro quelli che restano comunque i loro “compagni di partito”. Accuse, sfottò, fotomontaggi che accostano alcune candidate a famose pornostar: sono solo alcuni degli elementi messi in Rete dai militanti bocciati nelle urne virtuali, evidentemente avvelenati per non essere riusciti a superare il giudizio degli elettori.Tra gli haters reggini più attivi c’è di sicuro Roberto Scaramuzzino, già componente della lista perdente “Reggio Calabria a 5 Stelle”. In un post, prova a mettere in ridicolo una candidata con un fotomontaggio nel quale la bocca è rappresentata da una banana e i seni da due cocomeri. Inevitabili e irriferibili i commenti degli utenti. Un altro bersaglio è il candidato Giordano, una volta definito “Cecè ‘o pazzariello” – con tanto di cappello napoleonico in testa – un’altra messo a confronto (da un’altra militante) con Norman Bates, lo psicopatico protagonista di Psycho. Scaramuzzino, che di professione fa l’insegnante in una scuola superiore di Reggio, è solo uno dei tanti pentastellati reggini che remano contro il Movimento, senza perdere alcuna occasione per manifestare il disprezzo nei confronti dei candidati in campo. «Ma quali voti devono prendere – scrive Scaramuzzino –, ma non vedi che non perdono (gli utenti, ndr) nemmeno tempo a mandarli a fare in culo?». Che il clima sia surriscaldato è fuor di dubbio. Al punto che alcuni dei candidati starebbero lavorando a un esposto da presentare in Procura contro i grillini esclusi e scontenti. La prima prova elettorale del Movimento a Reggio non nasce insomma all’insegna dell’armonia. Tra spaccature e insulti che si rincorrono in Rete.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it