COSENZA «In Calabria da troppo tempo non ci sono investimenti. Il lavoro manca e quel poco che c’è è in difficoltà». Lo ha detto a Cosenza la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, margine dell’iniziativa “Verso il 25 ottobre: Nord e Sud insieme per il lavoro, l’equità e la dignità”.
«È una regione – ha aggiunto – che come tanta parte del Mezzogiorno si sente abbandonata dalle politiche del governo».
«Nel Jobs act manca quella universalità degli ammortizzatori sociali come era stata promessa. Bisogna costruire – ha proseguito Camusso – un sistema su due pilastri, uno che sia la cassa integrazione universale anche per quei settori con la dimensione d’impresa che non ce l’hanno e l’altro l’indennità di disoccupazione estesa a tutte le forme contrattuali».
L’abolizione dell’articolo 18, poi, secondo la leader della Cgil «è tutta sbagliata. È un principio di civiltà – ha spiegato – quello che se si interrompe un rapporto di lavoro ci sia un giustificato motivo. Toglierlo significa semplicemente dire che un’impresa può fare quello che vuole e trattare i lavoratori come merce. Con l’abolizione ci guadagna la discriminazione».
«Mi pare che la legge di stabilità – ha detto inoltre Camusso – non risponda alla vera emergenza del Paese che è quella di creare lavoro e dare risposte all’occupazione».
Sulla vicenda del Tfr, infine, secondo la segretaria del sindacato «quello che si è capito finora sulla manovra è che sarà una perdita per i lavoratori perché perdono la tassazione separata e quindi determinano un incremento della tassazione e non una riduzione. Comunque – ha aggiunto – riteniamo che debba essere una scelta volontaria del lavoratore».
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