COSENZA Cinque anni fa, per la precisione il 17 ottobre, veniva inaugurato il museo dei Brettii e degli Enotri nel complesso monumentale di Sant’Agostino, alla presenza di autorità, studiosi e addetti ai lavori, cittadini. Si arrivava così al termine di un lungo percorso intrapreso anni prima per adeguare l’immobile alle nuove funzioni e per poter finalmente mettere in bella mostra reperti antichissimi rimasti a lungo relegati nei caveaux del Nucleo di tutela del patrimonio culturale dei carabinieri. Iniziava, allo stesso tempo, un nuovo cammino indirizzato a diffondere la conoscenza del museo e dei suoi tesori fra grandi e piccini, residenti e visitatori, esperti e profani d’arte, con l’ausilio di supporti tecnologici d’avanguardia e potendo contare su una struttura dinamica e motivata. Dopo un lustro di attività, il 31 ottobre prossimo si celebrerà la ricorrenza con la presentazione di un catalogo contenente foto e descrizioni dettagliate di tutti i reperti attualmente in esposizione. All’opera, coordinata dal direttore del museo Maria Cerzoso e dalla stessa curata congiuntamente all’archeologo protostorico Alessandro Vanzetti ed edita da Rubbettino, hanno lavorato studiosi di archeologia, a garanzia di massima accuratezza e qualità di tutte le informazioni contenute. L’appuntamento è per le ore 18 al museo. Ci saranno i saluti del sindaco Mario Occhiuto, di Simonetta Bonomi, soprintendente ai beni archeologici della Calabria. Quindi, gli interventi di Marco Pacciarelli, professore di Preistoria e protostoria dell’università “Federico II” di Napoli; Maurizio Paoletti, professore di Archeologia classica all’Unical; Maria Cerzoso, curatore del catalogo e direttore del Museo; Alessandro Vanzetti, dell’università di Roma “La Sapienza”, curatore del catalogo.
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