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REGGIO AL VOTO | La disfatta dei grillini

REGGIO CALABRIA Una disfatta totale, un risultato che consegna il Movimento 5 Stelle di Reggio all’irrilevanza politica. I grillini dello Stretto ottengono un misero 1,86% e nessun seggio a Palazzo S…

Pubblicato il: 27/10/2014 – 11:11
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REGGIO AL VOTO | La disfatta dei grillini

REGGIO CALABRIA Una disfatta totale, un risultato che consegna il Movimento 5 Stelle di Reggio all’irrilevanza politica. I grillini dello Stretto ottengono un misero 1,86% e nessun seggio a Palazzo San Giorgio. Il candidato sindaco, Vincenzo Giordano, fa anche meglio della formazione pentastellata, attestandosi al 2,49%. Segno che molti elettori hanno preferito barrare il suo nome ma non quello dell’unica lista a suo supporto. È insomma il de profundis, ancora più evidente si mettono in relazione i dati delle comunali con il risultato ottenuto in città alle politiche del 2013, quando il Movimento si attestò al 28,5%, di gran lunga il primo primo partito in città, con il Pd fermo al 21,3 e il defunto Pdl al 23,4. E non consola nemmeno il paragone con le europee dello scorso maggio: stravinte dal Pd con il 34,7% delle preferenze, ma con il Movimento saldamente al secondo posto in città con un buon 21,2, seguito da Forza Italia al 15,8. Certo, le elezioni amministrative rispondono ad altre dinamiche rispetto alle quelle politiche o comunitarie, ma è palese il tracollo di una forza che comunque continua a essere gagliarda nel resto del paese. 
I motivi dell’azzeramento sono molteplici, alcuni dei quali affondano le radici nella litigiosità dei vari meet up operativi a Reggio. Le Comunarie, le consultazioni online per la scelta dei candidati, hanno lasciato sul campo morti e feriti. La presentazione di tre liste diverse non è piaciuta a Grillo e Casaleggio, che avrebbero preferito una maggiore capacità di sintesi. E infatti le votazioni in Rete sono partite in ritardo rispetto alle previsioni, mentre c’è stato anche chi, come la deputata reggina Federica Dieni, aveva anche messo in dubbio la partecipazione del Movimento alla corsa per il Comune, proprio a causa delle divisioni interne. La vittoria della lista capitanata da Giordano non ha pacificato gli animi. Anzi. Il Movimento si è completamente spaccato, una balcanizzazione che da una parte vedeva (e vede) i candidati ufficiali e dall’altra gli attivisti rimasti fuori dai giochi. I dati dimostrano che, in assenza di un voto d’opinione ben strutturato in città, la lista di Giordano non ha avuto l’appoggio dei grillini dello Stretto. E mentre il Movimento si afferma e si ramifica in tutte le grandi città d’Italia, a Reggio finisce in archivio in un modo quasi inglorioso, fino al rischio di cancellazione definitiva. Una situazione acuita anche dalla grave crisi che il Movimento attraversa in Calabria, frutto della spaccatura verticale tra gli unici rappresentanti istituzionali, i parlamentari. Divisi in due: da una parte i “morriani” dall’altra i “molinariani”. 
E le tensioni irrisolte hanno prodotto la desolazione delle urne, con un Movimento in piena salute ridotto alla quasi inesistenza. Ora il rischio è che il processo di disgregazioni produca i suoi effetti anche al prossimo appuntamento elettorale: le regionali del 23 novembre. Sarà forse la prova di appello per i grillini calabresi. L’unica speranza è che Cono Cantelmi, il candidato governatore Cinquestelle, non diventi invisibile. Come Giordano.    

p. bel.

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