Arrestata nel Reggiano la moglie del boss Russelli
BOLOGNA Era ospite di una sorella a Scandiano, nel Reggiano, e qui è stata arrestata dalla squadra mobile di Reggio Emilia, in collaborazione con quella di Crotone, Margherita Cau, 38 anni, crotonese…

BOLOGNA Era ospite di una sorella a Scandiano, nel Reggiano, e qui è stata arrestata dalla squadra mobile di Reggio Emilia, in collaborazione con quella di Crotone, Margherita Cau, 38 anni, crotonese, una delle 7 persone condannate quattro anni fa dal tribunale di Catanzaro nell’ambito del processo “Heracles”. Moglie di Pantaleone Russelli, crotonese di 41 anni, capo dell’omonimo gruppo scissionista della cosca dei Papaniciari, è stata condannata per estorsione aggravata e in particolare per aver gestito sotto le direttive del marito, detenuto al 41bis, le assunzioni presso lo stabilimento di ceramica Gres 2000 di Crotone. Si tratta dell’esito definitivo delle operazioni “Eracles” e “Perseus” che, condotte dalla squadra mobile di Crotone in collaborazione col personale dello Sco, portarono nel 2008 alla cattura dei capi e degli esponenti di rilievo delle cosche Papaniciari e Vrenna-Corigliano-Bonaventura, con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di armi, estorsioni e danneggiamenti nei confronti di imprenditori locali e traffico di eroina, cocaina, hashish e marijuana. Oltre alla donna rintracciata a Scandiano, gli arrestati sono Rocco Aracri, 30 anni, Rocco Devona, 30 anni, Fabio Pace, 30 anni, Francesco Antonio Russelli, 42 anni, tutti di Papanice; Benito Macrì, 44 anni, e Luigi Bonaventura, detto Babà, 41enne di Crotone. Furono condannati a pene tra 4 mesi e 10 anni, Margherita Cau deve scontare 4 anni e 8 mesi.