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Lorenzin in Calabria: le reazioni

CATANZARO Diverse le reazioni che stanno seguendo alla visita calabrese del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Tra queste, quella del senatore di Forza Italia Altero Mattioli, del vicecapogrupp…

Pubblicato il: 09/11/2014 – 16:01
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Lorenzin in Calabria: le reazioni

CATANZARO Diverse le reazioni che stanno seguendo alla visita calabrese del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Tra queste, quella del senatore di Forza Italia Altero Mattioli, del vicecapogruppo Ncd alla Camera Dorina Bianchi e del senatore di Forza Italia Antonio Gentile, intervenuto in apertura di un convegno a Cosenza cui ha preso parte il ministro.
Per Mattaeoli «la responsabile della Salute ha esagerato nella forma e nella sostanza. In fondo – ha proseguito l’interessato – Renzi docet  con la storia degli 80 euro elargiti in busta paga due giorni prima del voto europeo. Il presidente del Consiglio ha realizzato un precedente gravissimo e la Lorenzin ora ha provato ad approfittarne, utilizzando il suo ruolo impropriamente. Per fortuna i calabresi, gente di rapido intuito, non si faranno ingannare e voteranno a prescindere dalle fatue promesse di chi è alla ricerca di uno zero virgola in più di voti».
Di tutt’altro tenore l’intervento della Bianchi: «Forza Italia – ha detto – ha talmente a cuore la Calabria, che arriva a criticare l’operato di un ministro che cerca di risolvere, non a parole ma con i fatti, i gravi problemi che attanagliano la sanità calabrese, tra cui lo sblocco del turn over. Così – ha affermato l’interessata – piuttosto che plaudire all’impegno, si prova a gettare il solito fango. Ma la trasparenza degli interventi istituzionali, e ribadiamo istituzionali, del ministro Lorenzin scioglie come neve al sole le strumentali accuse di alcuni esponenti di FI».
Queste invece le parole di Gentile in apertura di un convegno che si è svolto a Cosenza e che ha avuto come tema principale la sanità calabrese: «Vorremmo che Beatrice – ha detto il senatore – rimanesse in Calabria quaranta giorni anziché quattro, perché qui c’è bisogno di ricostruire una sanità che è stata messa in pareggio sui conti ma che ha ancora gravi problemi. Ci accusano di fare propaganda perché sono in malafede, quando invece dovrebbero ringraziarci perché grazie alle nostre pressioni politiche e all’intervento di D’Ascola, siamo riusciti a smuovere il tavolo dei burocrati e ad avere lo sblocco del turnover. I concorsi si faranno da gennaio 2015 quando ci sarà un nuovo presidente della Regione e ci saranno nuovi manager e quindi mi chiedo dove sia la strumentalizzazione elettorale. È vergognoso – ha detto ancora Gentile – che la Calabria sia l’unica regione italiana dove non siano state applicate le leggi 296 del 2006 e 244 del 2007: ci provò Loiero, ma la Consulta bocciò la legge. Ci riprovammo noi, ma anche stavolta la Corte ha bocciato la legge perché la Regione non aveva provveduto a rispettare pedissequamente i parametri del piano di rientro: ti chiediamo un impegno affinché questa grave ingiustizia venga sanata, perché una vita da precario è una vita di insoddisfazioni», ha concluso.

 

I MEDICI DEL PUGLIESE-CIACCIO: «DIMENTICATI DAL MINISTRO LORENZIN»

Reazioni anche da un team di sei medici dell’ospedale Pugliese-Ciaccio, che così hanno commentato la visita del ministro della Salute. «In un quadro d’insieme desolante per la sanità calabrese e difficoltoso per il Pugliese-Ciaccio, giunge a Catanzaro il ministro della Salute, che passa la giornata visitando tutte le strutture pubbliche e private della città e trascura tranquillamente l’azienda ospedaliera. Il collegio di Direzione dell’Aopc non può fare a meno di manifestare tutta la propria amarezza e la propria indignazione per un simile ingeneroso atteggiamento, che ha deliberatamente voluto ignorare l’impegno e il sacrificio di operatori che stanno stringendo i denti da tanto tempo».
«Si comprende che tutto ciò sia stato “pilotato” da forze  che hanno cercato di privilegiare  propri interessi elettoralistici rispetto al ruolo, comunque istituzionale,  che la visita di un ministro avrebbe dovuto avere. Nei prossimi giorni il ministro continuerà a visitare strutture grandi e piccole della regione, ma crediamo che  lascerà la Calabria senza una idea chiara della reale situazione in cui versa l’intero settore sanitario onde poter adottare – concludono – dovuti e mirati provvedimenti».

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