Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:18
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

«Assieme all'alloggio tolto il diritto allo studio»

COSENZA Il portavoce del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, si è espresso sulla vicenda degli studenti stranieri dell’Unical. «Gli studenti  in questione – ha detto Corbelli – non p…

Pubblicato il: 18/11/2014 – 21:14
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
«Assieme all'alloggio tolto il diritto allo studio»

COSENZA Il portavoce del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, si è espresso sulla vicenda degli studenti stranieri dell’Unical. «Gli studenti  in questione – ha detto Corbelli – non possono essere sloggiati dai loro appartamenti e buttati in mezzo a una strada, o, com’è successo al giovane russo, essere costretti a dormire su una panchina. Questo fatto gravissimo non deve mai più verificarsi. Gli studenti stranieri devono avere tutti garantito il diritto all’alloggio e allo studio, per un fatto di civiltà, di ospitalità e di accoglienza».
«Togliergli l’appartamento – ha proseguito l’interessato – significa di fatto negare loro un diritto, perché uno studente straniero privo di una sistemazione è costretto ad abbandonare l’università. Diverso il caso di uno studente calabrese che, che può comunque viaggiare dal suo comune».
«Non si tratta – ha affermato ancora Corbelli – di regalare un appartamento a chi ne ha diritto e di negarlo agli studenti calabresi, ma non può essere qualche esame a essere decisivo ai fini della valutazione.  Ecco perché – aggiunge – siamo dalla parte degli studenti stranieri e chiediamo al Rettore Crisci di rivedere la sua decisione e di accogliere le giuste, legittime richieste di questi studenti universitari stranieri».
«Non crediamo alla tesi che si vorrebbero togliere gli appartamenti agli studenti arabi, russi e cinesi per accogliere gli americani, perché sarebbe un fatto gravissimo e assolutamente ingiustificato. Difendiamo però i diritti di tutti questi studenti stranieri, così come quelli degli universitari locali, sperendo nel fatto che Unical voglia dire ancora una volta solidarietà», ha concluso.

Argomenti
Categorie collegate

x

x