COSENZA Nel tripudio generale dem, ecco il trionfo personale di un bersanian-oliveriano duro e puro: Carlo Guccione. È lui – in termini assoluti – il consigliere regionale più votato in regione, preferito dalla bellezza di 14.528 elettori. Irraggiungibile. Una valanga di voti, per uno dei maggiorenti del Pd che – fin dal primo momento – ha deciso di appoggiare senza se e senza ma la corsa di Oliverio alla Regione. Per rendersi conto del risultato di “Carletto”, basti pensare che il secondo arrivato nella lista del Pd a Cosenza è Giuseppe Aieta, con 8.585 voti. Risultato di peso anche il suo, anche se il distacco con Guccione è di 6mila preferenze.
Ma il vero vincitore di queste elezioni sembra essere Pino Gentile. Nonostante i venti di tempesta che si agitavano attorno all’Alternativa popolare, l’assessore regionale uscente dimostra che – nel Cosentino – i Gentile conservano intatto il loro peso politico. Pino sfonda il tetto dei 10mila voti (10.807) e dà il suo decisivo contributo al raggiungimento del quorum della coalizione guidata da Nico D’Ascola. Significa che per Gentile senior un’altra legislatura tra gli scranni di Palazzo Campanella è assicurata.
Nel collegio Centro il dominatore delle urne è Antonio Scalzo, che porta in dote al Pd 12.697 voti, seguito a ruota da Enzo Ciconte, “premiato” con 12.120 x sulla scheda. Spostandosi più a sud, si arriva a Sebi Romeo e ai suoi 12.288. Il segretario della Federazione provinciale del Pd è il più votato nel Reggino. Dietro di lui si piazza un altro dem, il debuttante Nicola Irto (12mila voti e rotti), che riesce a fare meglio di Mimmetto Battaglia. L’ex candidato alle primarie reggine ottiene comunque una sorta di conclamazione politica, grazie a 10.450 preferenze che gli permettono di essere al terzo posto nella lista del Pd a Reggio.
Chi si conferma è Alessandro Nicolò. Il vicepresidente del Consiglio uscente, candidato con Fi, incamera più di 7mila voti personali ed è il primo tra i berluscones dello Stretto (il secondo in lista, Domenico Giannetta, è dietro con circa 4mila voti). Per gli azzurri vale insomma l'”usato sicuro”. Infatti il più votato in Calabria è un volto noto della politica regionale nonché assessore uscente della giunta scopellitiana: Mimmo Tallini. Che ha letteralmente sbancato: 9.932 preferenze. Il passaggio last minute da Ncd alle fila di Fi non ha fatto per niente male a Nazzareno Salerno, anche lui un uscente dell’ultimo esecutivo regionale. L’ex assessore alla Famiglia si piazza al secondo posto nella lista catanzarese di Fi (8.980 voti) e lascia il vuoto dietro di sé. Al terzo posto c’è Mario Magno, con poco più di 5mila preferenze.
La vera sorpresa, però, è Fausto Orsomarso, forse l’unico scopellitiano che troverà spazio nel nuovo Consiglio. Il giovane azzurro veniva dall’esperienza nel partito di Alfano. Il ritorno in Forza Italia ha, evidentemente, aumentato il suo appeal, dal momento che – con quasi 8mila voti in suo favore – conquista il primo posto in lista a scapito dell’ex presidente azzurro in Astronave, Ennio Morrone (circa 7.200), e dell’assessore uscente Giacomo Mancini jr (quasi 7mila).
Le urne riservano solo delusioni per alcuni tra i principali protagonisti della scorsa legislatura. Se l’Udc non è riuscito a superare la soglia psicologica e politica del 4% – e quindi a far entrare la sua sigla in Consiglio – è anche per via delle “performance” al di sotto delle attese dei suoi big. Su tutti Franco Talarico. Cinque anni al timone del consiglio regionale non sono bastati per assicurarsi un posto in assemblea: solo 3.242 voti. Fa meglio, anche se non di molto, l’assessore all’Agricoltura uscente, Michele Trematerra, che si ferma a 3.374 preferenze. Tra i delusi eccellenti anche due ex signori delle preferenze: Luigi Fedele e Candeloro Imbalzano, entrambi schierati nella lista Ncd nel collegio Sud. Il primo si ferma sotto i 5mila (4.840), il secondo a 3.666. A dominare la lista alfaniana a Reggio è stato invece l’ex assessore provinciale Giovanni Arruzzolo (il senatore Bilardi è stato il suo grande sponsor), con 5.920 x sul suo nome.
Prosegue anche l’avventura degli Sculco nella politica calabrese. Dopo il padre Enzo, adesso tocca alla figlia Flora fare bella figura nelle urne: con 9.138, è l’esponente di Calabria in rete più votata della regione.
Tra gli “Oliverio presidente”, spiccano Francesco D’Agostino (quasi 8mila voti), Franco Sergio (6.557) e Vincenzo Pasqua (4.572).
Dati confortanti anche per la lista La sinistra. L’animatore e “frontman”, Giannetto Speranza, arriva a quasi 3.600 voti. Poco distante (anche se in una diversa circoscrizione) Giovanni Nucera con in dote 3.315 voti.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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