Corte dei conti: «La Regione ha impedito le verifiche contabili»
CATANZARO Poco collaborativi, se non – addirittura – omertosi. Non le mandano certo a dire i magistrati della Corte dei conti agli ex inquilini dell’Astronave, accusati dai giudici contabili di aver…

CATANZARO Poco collaborativi, se non – addirittura – omertosi. Non le mandano certo a dire i magistrati della Corte dei conti agli ex inquilini dell’Astronave, accusati dai giudici contabili di aver omesso di trasmettere i fascicoli sulla situazione finanziaria della Regione, impedendo di fatto i necessari controlli. Nonostante si tratti di un atto per legge obbligatorio, che mette la Corte dei conti nelle condizioni di verificare la copertura finanziaria delle leggi approvare dal Consiglio, lo stato della gestione contabile e quello dei controlli interni, l’ex presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, prima, e la facente funzioni Antonella Stasi poi, nonostante i ripetuti richiami hanno “dimenticato” di trasmettere i necessari dati tanto nel 2012, come nel 2013 e 2014. «È stato impedito alla sezione di acquisire gli elementi di giudizio necessari al compiuto esercizio delle funzioni – si legge nella delibera della Corte dei conti – Infatti, il mancato invio delle relazioni, oltre a costituire violazione di un preciso obbligo di legge, compromette lo svolgimento dei nuovi compiti intestati alla magistratura contabile in ordine al controllo statuale sulle regioni, vanificando al contempo lo scopo essenziale perseguito dal legislatore di dar conto dell’osservanza da parte delle Regioni dei vincoli di finanza pubblica e di ogni altra grave irregolarità contabile e finanziaria». E se per l’anno in corso, il nuovo presidente Mario Oliverio potrà ancora metterci una pezza, recuperando e inviando a tempi record la necessaria documentazione, per le omissioni degli anni passati la Corte dei Conti non solo ha inviato la delibera al Consiglio dei ministri e al Consiglio regionale «per quanto di eventuale rispettiva competenza e opportuna conoscenza », ma ha anche annunciato di volersi «riservare ogni ulteriore determinazione». Non è dato sapere – almeno per adesso – che tipo di iniziative i magistrati contabili vorranno assumere, ma il giudizio è pesantissimo. «Il reiterato comportamento omissivo rilevato non ha consentito alla sezione regionale della Corte dei conti per la Calabria di svolgere compiutamente le proprie valutazioni in merito alla corretta e sana gestione della Regione Calabria, precludendo l’esigenza di acquisire fondamentali elementi di valutazione e di giudizio al riguardo e soprattutto intralciando l’esercizio di un sindacato che la legge ha assegnato specificamente alle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti, prefigurate come istituzioni dello Stato ordinamento, preposte, in via esclusiva, ai controlli di che trattasi». Omissioni presidenziali permettendo.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it