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Il presidente di Calabria Etica: «Nessuna illegalità»

CATANZARO «Nessuno è venuto da me a chiedere o a visionare atti relativi ai progetti che la Fondazione gestisce, utili a stilare una prima relazione sul modus operandi dell’ente. Intendo affermare e…

Pubblicato il: 31/12/2014 – 12:11
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Il presidente di Calabria Etica: «Nessuna illegalità»

CATANZARO «Nessuno è venuto da me a chiedere o a visionare atti relativi ai progetti che la Fondazione gestisce, utili a stilare una prima relazione sul modus operandi dell’ente. Intendo affermare e ribadire la mia piena disponibilità ad un confronto tanto con il presidente Oliverio, quanto con gli eventuali ispettori tecnici inviati presso Calabria Etica». Lo afferma il presidente della fondazione Calabria Etica, Pasqualino Ruberto che, nella stessa nota, offre il massimo supporto al presidente della Regione Mario Oliverio. Ciò accade sulla scia dell’annuncio di voler istituire una commissione di inchiesta su Calabria Etica nell’ottica di far emergere le illegalità diffuse che si anniderebbero nella gestione di enti in house e sub regionali.

«La nuova giunta regionale  – sottolinea il presidente Ruberto nella sua nota – avrà la piena e massima collaborazione circa la verifica della bontà del lavoro svolto in questi anni, con la consapevolezza di aver amministrato Calabria Etica con coscienza e nella piena legalità, avendo come obiettivi unici ed esclusivi quelli della migliore prestazione dei servizi, della celerità nella realizzazione dei progetti, con la relativa migliore capacità di spesa dei fondi comunitari, che sono stati una assoluta novità per la Regione Calabria». Il presidente Ruberto resta in attesa di un incontro formale con il governatore al fine di dissolvere ogni ombra che possa compromettere indebitamente l’immagine della Regione, prima ancora di quella della Fondazione. Ma ad offrire appoggio e collaborazione al governatore in questa direzione c’è anche l’Ncd calabrese. In una nota i coordinamento apprezza e rilancia la questione trasparenze e lotta all’illegalità invocando l’invio alla Procura delle carte relative alla gestione dell’Asp di Cosenza e del dipartimento Lavoro ed una azione politica ferma.

«Bravo Oliverio – si legge nella nota del coordinamento regionale Ncd Calabria –  a chiedere lumi su un ente che dovrebbe fare del bene pubblico e che ha fatto assunzioni assurde che vanno revocate. Stessa cosa va fatta all’Asp di Cosenza dove – prosegue la nota – figurano negli elenchi di precari storici persone di 20 anni, figli e nipoti, addirittura affini di importanti manager. Chi ha sbagliato paghi a tutti i livelli. I disoccupati meritano trasparenza e pulizia e quanto fatto dal dipartimento lavoro in collaborazione con Calabria Etica e Asp merita sanzioni pesantissime». 

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