Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

«Oliverio è partito male»

REGGIO CALABRIA «Un custode dell’ortodossia. È apparso così, alla prima seduta del Consiglio, il neo presidente della Regione». Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale Giusep…

Pubblicato il: 09/01/2015 – 12:02
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
«Oliverio è partito male»

REGGIO CALABRIA «Un custode dell’ortodossia. È apparso così, alla prima seduta del Consiglio, il neo presidente della Regione». Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, della Casa delle Libertà. «Meticolosa, poi – aggiunge – l’applicazione del cosiddetto “Manuale Cencelli”. Un metodo in voga nella Prima Repubblica, successivamente riproposto con correttivi parossistici nella Seconda. Nella prima seduta consiliare della X legislatura, il suo concreto esercizio si è articolato a 360 gradi. E ciò non soltanto all’interno della coalizione di appartenenza, ma anche a quella che spetterebbe, per consolidata prassi, all’opposizione. Non è in discussione la legittimità tecnica o giuridica della relativa votazione. Ma il garbo istituzionale e la prassi politica che non sembrano per nulla coerenti con i principi di democrazia e trasparenza».

«L’accordo tra il presidente e l’Ncd sulla vicepresidenza spettante alla minoranza, inoltre – dice ancora Mangialavori – ha privato l’opposizione reale di un tassello importante. Evidentemente, un consenso che per il centrosinistra ha superato il 60% nei fatti non è sufficiente a garantire la governabilità. Un dato preoccupante. Specie se si relaziona con i gravissimi problemi regionali in atto che richiederebbero invece ben altro spirito e atteggiamento. In sintesi, l’incipit della neoeletta compagine di governo regionale è apparso stentato e deludente. Le dichiarazioni di principio si sono infrante sulla barriera dell’incoerenza. I primi passi testimoniano inequivocabilmente tangibili difficoltà, politiche e amministrative. Nell’ambito di ogni neoeletta amministrazione, pare siano emblematici i primi cento giorni. Ebbene, nella fattispecie, ben la metà sono stati spesi nel totale immobilismo. L’avvio è stato segnato da una promozione sul campo di metodi inefficaci e scelte già usurate. Le immediate prospettive pressoché ignote. Il presidente Oliverio, insomma sembra non aderire a ipotesi reali di cambiamento. Le liturgie della vecchia nomenclatura partitica calabrese, logora e asfittica nella sua dimensione politica, hanno trovato un altro baluardo». «Opporsi ad esse – conclude – non sarà un atto di eresia, ma un dovere politico, civile e morale».

Argomenti
Categorie collegate

x

x