Auteri: «Atto dovuto e legittimo»
COSENZA «Quanto ipotizzato da Mazzuca si basa principalmente su una sua personale opinione e cioè che un direttore generale facente funzione non avrebbe sostanzialmente alcun potere decisionale…
COSENZA «Quanto ipotizzato da Mazzuca si basa principalmente su una sua personale opinione e cioè che un direttore generale facente funzione non avrebbe sostanzialmente alcun potere decisionale e, a sostegno della sua tesi, rammenta una nota emanata qualche giorno fa dal direttore del dipartimento Tutela della salute». È quanto afferma, in una nota, il dg dell’Ao di Cosenza William Auteri. «Fortunatamente – continua – il presupposto su cui si basano le dotte osservazioni di Mazzuca non sono rispondenti alla realtà, per cui anche le sue conclusioni (piuttosto corrosive) perdono di significato. In primis, non è affatto vero che un direttore generale facente funzioni abbia poteri limitati e debba esclusivamente limitarsi all’ordinaria amministrazione: ciò è ribadito da una nota del 23 ottobre 2014 del commissario ad acta generale Pezzi (che Mazzuca potrà visionare in qualsiasi momento lo desideri) in cui testualmente si legge “si riconosce al direttore ff lo svolgimento delle funzioni di direttore generale non contemplando limitazioni in ordine agli atti da assumere (se di ordinaria o straordinaria amministrazione), ma ricomprendendo, con tale ampia espressione, tutti i poteri di gestione, nonché di rappresentanza dell’Azienda, riservati dalla legge al direttore generale».
«La nota del dipartimento della Salute a cui Mazzuca fa riferimento (datata 19 gennaio) – spiega ancora Auteri – in realtà invita a non assumere, nei limiti del possibile, impegni a impatto di lungo periodo, facendo specifico riferimento alle gare d’appalto, quindi argomento ben diverso da quello motivo della denunzia. Per quanto attiene la nomina di alcuni direttori di dipartimento è opportuno che Mazzuca sappia che in una Azienda ospedaliera il Collegio di direzione rappresenta la struttura fondamentale per la organizzazione e la gestione della produzione dei servizi e delle prestazioni assistenziali. Tale organismo è così indispensabile che la Corte costituzionale, con sentenza numero 233 del 2006, ha stabilito che, al fine di non pregiudicare il buon andamento dell’amministrazione, le nomine dei responsabili dei dipartimenti sanitari e amministrativi, non decadono con la nomina del nuovo direttore generale. In altre parole, estremizzando il concetto, il Collegio di direzione riveste un ruolo prioritario rispetto anche alle figure di direttore generale, amministrativo e sanitario aziendale. Pertanto la decisione di nominare alcuni direttori di dipartimento per consentire il corretto funzionamento del Collegio di direzione è stata assolutamente necessaria, se non addirittura dovuta.
Riguardo le modalità di scelta dei sanitari da nominare, nel rispetto della massima trasparenza e delle norme, si è semplicemente seguito quanto disposto nel nostro atto aziendale, scegliendo un direttore di struttura complessa idoneo a tale ruolo: per il dipartimento dell’Emergenza la scelta è ricaduta su Corriero, per maggiore anzianità primariale; per il dipartimento di Chirurgia è stato nominato il dottor Ventura, unico direttore di struttura complessa presente in quel dipartimento; per il dipartimento di Cardiologia e discipline specialistiche, unico senza direttore da molti mesi, ho voluto designare il dottor Bonofiglio, ultimo direttore dello stesso dipartimento, quale riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto in occasione della sua ultima esperienza in questo ruolo».
«Alla luce di queste mie osservazioni – aggiunge Auteri – appare illogico anche soltanto sospettare che quanto deciso rappresenti “l’ennesima forzatura operata da una ben identificata parte politica che tenta disperatamente di restare aggrappata alle postazioni di potere”, parte politica che, con molta sincerità, non sono ancora riuscito ad identificare (ma questo rappresenta probabilmente un mio limite!). Concludo ribadendo che, per quanto mi riguarda, qualsiasi iniziativa della Direzione Generale ha avuto ed avrà sempre, come unico obiettivo, il buon funzionamento dell’Azienda ospedaliera».