Scandali Asp e Calabria etica, Mancini: enorme questione morale
COSENZA Solleva la questione morale di berlingueriana memoria l’ex assessore regionale Giacomo Mancini per commentare le ultime vicende avvenute all’Asp di Cosenza e alla fondazione “Calabria etica”…

COSENZA Solleva la questione morale di berlingueriana memoria l’ex assessore regionale Giacomo Mancini per commentare le ultime vicende avvenute all’Asp di Cosenza e alla fondazione “Calabria etica”. Entrambe con il connotato comune dell’aver fatto leva sull’atavico bisogno di lavoro per raggranellare consenso politico. E che sollevano due «questioni enormi». Con un post sulla propria pagina facebook il nipote del leone socialista separa la questione giudiziaria e l’aspetto etico sia per lo scandalo delle 133 assunzioni che sarebbero avvenute all’Azienda sanitaria bruzia sia per quanto accaduto nelle stanze della fondazione “Calabria etica. «La prima – commenta Mancini – è tutta giudiziaria perché spetta ai magistrati verificare se i candidati che hanno offerto lavoro in cambio di preferenze siano perseguibili del reato di voto di scambio.Ma l’altra questione è tutta politica. Infatti i partiti sono chiamati a fare una scelta. O tenersi dentro chiunque senza farsi troppe domande oppure fare pulizia e accompagnare con decisione alla porta chi ha lucrato sulla fame di lavoro al solo fine di utilizzare il bisogno e la sofferenza dei più giovani ai fini elettorali». Ed è qui che Mancini lancia la sfida proprio sul piano dell’etica. E ne approfitta per togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa: «Se la competizione tra candidati fosse stata leale (e non falsata dal mercimonio che tanto sta indignando la nostra comunità) chi sarebbe stato eletto in ognuna delle liste?».