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«Abolire la legge obiettivo»

CATANZARO «La legge obiettivo sicuramente è da abolire perché lacunosa». È la richiesta che Francesco Fazzolari, responsabile regionale di Filt-Cgil Anas solleva al governo. Secondo l’esponente sinda…

Pubblicato il: 15/03/2015 – 9:22
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«Abolire la legge obiettivo»

CATANZARO «La legge obiettivo sicuramente è da abolire perché lacunosa». È la richiesta che Francesco Fazzolari, responsabile regionale di Filt-Cgil Anas solleva al governo. Secondo l’esponente sindacale, questa norma «non consente la partecipazione larga e democratica sul territorio nazionale di una vasta rappresentanza di imprese. Tale sistema – spiega in una nota Fazzolari – riduce ad un numero molto esiguo le imprese che hanno la possibilità di diventare contraenti generali e che a loro volta subappaltano la quasi totalità dei lavori, determinando così una maggiore possibilità di infiltrazioni malavitose». Ma l’aspetto saliente dell’intervento del sindacalista riguarda i controlli che attenderebbero all’Anas. Almeno sulla carta. «I capitolati speciali d’appalto – afferma il responsabile di Filt-Cgil – contengono delle procedure specifiche e normate che consentono all’alta sorveglianza Anas di entrare nel merito di ogni questione per affrontare in modo diretto e pertinente il controllo della qualità dei materiali, delle opere e della sicurezza sui cantieri (su come ad esempio una miriade di piccole/medie imprese subappaltatrici applicano i relativi Ccnl)». Previsioni che però, secondo Fazzolari, sarebbero disattese dalla stessa azienda che gestisce il sistema autostradale italiano che adotterebbe «scelte unilaterali» e «non concordate con le organizzazioni sindacali». Da qui l’auspicio formulato dal sindacalista della Cgil di «un confronto che soprattutto vada in direzione della sicurezza, della qualità dell’opera e della serenità dei lavoratori non solo Anas». Per Fazzalari, «l’attuale situazione comporta la non utilizzazione a pieno delle professionalità e delle esperienze che esistono nell’Anas le quali, se non utilizzate, sono di sicuro detrimento all’attività tra contraenti e l’Anas stessa. Non è condivisibile, perché non corretto, “quel sottrarsi” alle responsabilità». E a questo proposito cita l’incidente sul lavoro avvenuto sull’autostrada dove ha perso la vita un operaio e legato a turni nel cantiere «non erano rispondenti alle norme contrattuali». Sul punto la Filt Cgil Anas «rileva la necessità di una maggiore presenza da parte dei propri dirigenti e funzionari perché possano vigilare al fine che tutto avvenga secondo quanto stabilito dalla legge». E infine rilancia la necessità di «aprire un tavolo nel quale si possano prevedere e comunque bloccare altri eventuali disastri. Ormai – conclude –vorremmo che non ce ne fossero più, ma non basta il nostro desiderio, serve una presa di responsabile coscienza».

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