«Alla Calabria ci vorranno anni per uscire dal Piano di rientro»

L’AQUILA Mentre alla Regione Abruzzo, per esempio, potrebbero bastare 6-7 mesi per uscire dal commissariamento della sanità, non può dirsi la stessa cosa per la Calabria, dove invece ci vorranno ancora anni per tornare alla gestione ordinaria del settore. È quanto si deduce dalle dichiarazioni rilasciate proprio dalla titolare del ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta a margine di un laboratorio politico in corso a Rivisindoli (L’Aquila).
«L’obiettivo – ha detto infatti Lorenzin – è che le Regioni in piano di rientro come l’Abruzzo e la Campania possano uscire definitivamente dal commissariamento entro i prossimi 2 anni. Questo per poter mettere in atto il Patto della Salute dove noi entreremo in un’azione di monitoraggio e verifica costante, nelle aziende sanitarie e non nelle Regioni. Per il Lazio – ha quindi aggiunto la ministra – è un po’ complicato e anche per la Calabria».
Se per le altre Regioni in regime di commissariamento, dunque, potrebbero bastare due anni per sottrarsi al rigore dei piani di rientro dal disavanzo accumulato nel settore, per realtà come Lazio e, appunto Calabria, secondo Lorenzin non basteranno neppure 24 mesi. Dichiarazioni, quelle della ministra, che cozzano frontalmente con quanto invece aveva affermato il presidente della Regione, Mario Oliverio, che dopo lo smacco subìto sulla nomina del commissario Massimo Scura aveva dichiarato, appena pochi giorni fa, che il commissariamento della sanità in Calabria non sarebbe dovuto durare oltre la fine del 2015.