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"Tnt 2", chiesto giudizio immediato per i 10 imputati

REGGIO CALABRIA I pm Stefano Musolino e Antonella Crisafulli hanno chiesto il giudizio immediato per gli arrestati nell’ambito dell’operazione “Tnt 2”, che nel febbraio scorso ha inchiodato capi e gr…

Pubblicato il: 08/04/2015 – 14:51
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"Tnt 2", chiesto giudizio immediato per i 10 imputati

REGGIO CALABRIA I pm Stefano Musolino e Antonella Crisafulli hanno chiesto il giudizio immediato per gli arrestati nell’ambito dell’operazione “Tnt 2”, che nel febbraio scorso ha inchiodato capi e gregari della cosca Franco, storica famiglia satellite dei Tegano di Reggio. All’epoca, in otto erano finiti in manette: Giuseppina Franco, considerata la reggente del clan, Giuseppe Franco, fratello del boss Michele da lungo tempo detenuto, Massimo Murina, cugino dell’ex reggente di Santa Caterina, Carmelo Murina, e l’imprenditore Filippo Gironda, per gli inquirenti in tutto e per tutto uomo del clan.

Ma la Procura ha chiesto e ottenuto l’arresto anche di Stefano Porchi, Massimiliano Piccolo e Giuseppe Zampaglione, mentre per Giovanni Ambroggio sono stati disposti i domiciliari. A vario titolo sono accusati di detenzione, trasporto e cessione di esplosivo bellico del tipo “C-4”, estorsione aggravata dalle modalità mafiose e detenzione, vendita e cessione di sostanze stupefacenti.

Per i pm si tratta di un gruppo feroce e determinato, attivo tanto in campo imprenditoriale, come in tutta una serie di attività illecite che vanno dalla distribuzione di droga alle estorsioni, comandato con pugno di ferro da una donna, che per sangue e matrimonio si è guadagnata i galloni della reggente del clan. Ad incastrarli sono state le indagini sviluppate a partire dalla prima operazione Tnt che, sulla base del sequestro di un discreto quantitativo di tritolo dello stesso tipo di quello rinvenuto nelle stive della nave “Laura C”, ha incastrato i dieci componenti di una pericolosa banda dedita a furti e rapine. Ma seguendo la traccia lasciata da quell’esplosivo, inquirenti e investigatori sono arrivati anche al feroce clan Franco, cui il tnt era stato sottratto e che per recuperarlo non ha esitato a usare le maniere forti.

Alessia Candito

a.candito@corrierecal.it

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