MILANO Il giorno dopo la strage avvenuta al Palazzo di Giustizia di Milano con tre morti e tre feriti, il pm Marcello Musso ha scritto al “comandante della sezione carabinieri servizi magistratura” per chiedere che venga alzata “la soglia di sicurezza” per il maxiprocesso in corso nell’aula bunker davanti al carcere di San Vittore che vede alla sbarra 98 imputati accusati di traffico di stupefacenti con legami con la ‘ndrangheta. Nella missiva il pm scrive che il procedimento, davanti al gup di Milano Giuseppe Gennari, vede imputate un centinaio di persone, alcune delle quali di “elevato spessore criminale”, esponenti “di una criminalità feroce che, con frequenza, ha commesso omicidi in modo spietato, da Quarto Oggiaro al Comasco”. Molti imputati, poi, “sono liberi e perciò – spiega il pm – entrano ed escono dall’aula bunker come il Giudice e come lo scrivente pm, tra l’altro con la presenza all’esterno di pubblico e di numerosi familiari”. E un altro imputato, Francesco Castriotta, “è latitante da anni, è criminale condannato a oltre venti anni di carcere e certamente mantiene collegamenti e gode di complicità a Quarto Oggiaro”. Per questi motivi il pm chiede al comando dei carabinieri “di valutare la necessità di alzare la soglia di sicurezza da garantire all’interno e all’esterno della predetta aula bunker, prestando la dovuta attenzione in termini di necessaria presenza di militari in divisa”. La prossima udienza è fissata per lunedì prossimo, 13 aprile.
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