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Scuola rifiuta l'iscrizione di un bimbo disabile, il Tar lo reintegra

Una scuola di Parma aveva rifiutato l’iscrizione di un bimbo disabile, figlio di una crotonese, ma il Tar dell’Emilia Romagna oggi ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia. Il bimbo potrà iscr…

Pubblicato il: 16/04/2015 – 15:31
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Scuola rifiuta l'iscrizione di un bimbo disabile, il Tar lo reintegra

Una scuola di Parma aveva rifiutato l’iscrizione di un bimbo disabile, figlio di una crotonese, ma il Tar dell’Emilia Romagna oggi ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia. Il bimbo potrà iscriversi in quella scuola. Lo ha reso noto il legale della famiglia, l’avvocato Gaetano Liperoti. L’amministrativista ha ricostruito, attraverso una nota, la vicenda. “Avevano presentato la domanda di iscrizione alla scuola elementare per il proprio bambino disabile – è scritto nella nota – in un istituto comprensivo di Parma individuato dalla competente azienda sanitaria come dotato dei requisiti strutturali più rispondenti alle
specifiche esigenze del bimbo. Ma l’amministrazione scolastica ha rifiutato l’iscrizione dell’alunno, in quanto andava privilegiata, secondo il regolamento interno, l’iscrizione dei bambini residenti nel circondario. I genitori (la mamma è originaria di Cutro) hanno dunque deciso di ricorrere al Tar contro la decisione della scuola, ritenendola discriminatoria”. E così, oggi, il tribunale amministrativo dell’Emilia Romagna, sezione di Parma, ha accolto il ricorso, presentato dall’avvocato amministrativista Gaetano Liperoti, sospendendo gli effetti del diniego opposto dalla scuola e affermando il principio che l’appartenenza allo stradario della scuola rappresenta, sì, un “primo filtro da applicare nella regolamentazione delle iscrizioni” ma non può prevalere sulle “esigenze tutte peculiari
rappresentate dai genitori di bimbi con disabilità”. “È stato affermato – commenta commenta l’avvocato Liperoti – che l’autonomia scolastica non può prevalere sull’interesse primario degli alunni disabili all’integrazione e all’inclusione nella scuola che sia più idonea alle loro specifiche esigenze, uniche e irripetibili, in attuazione di principi costituzionali che vedono il diritto all’istruzione come uno dei mezzi per raggiungere la pari dignità sociale della persona umana con disabilità”.
Il Tar dell’Emilia Romagna si è pronunciato sul caso emettendo l’ordinanza numero 77, che consentirà dunque al piccolo di frequentare la scuola primaria più adatta alle sue specificità.

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