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Caso Icom, Speranza: fatto di tutto per l'accordo

LAMEZIA TERME Alla vigilia dell’udienza del Tar fissata per il 24 aprile Gianni Speranza ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sul contenzioso che vede il Comune di Lamezia contrappo…

Pubblicato il: 20/04/2015 – 16:52
Caso Icom, Speranza: fatto di tutto per l'accordo

LAMEZIA TERME Alla vigilia dell’udienza del Tar fissata per il 24 aprile Gianni Speranza ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sul contenzioso che vede il Comune di Lamezia contrapposto alla Icom di Floriano Noto. «In questi mesi – ha dichiarato il sindaco – sono stati fatti diversi tentativi per raggiungere un accordo con la società Icom, fermo restando che esiste una perizia depositata dai tecnici di fiducia del Comune che contesta punto per punto le tesi sostenute dai periti del Tar e fermo restando il ricorso già pendente presso il Consiglio di Stato. Abbiamo avanzato un’ipotesi di accordo per un risarcimento pluriennale nell’ambito del piano di risanamento decennale. Una soluzione che la Icom – ha spiegato Speranza – ha definito non sufficiente, avanzando la controproposta di un risarcimento ventennale, ipotesi che la stessa società ha ritenuto subito dopo ingestibile e non interessante. A questo punto la Icom ha avanzato un’ulteriore proposta al Comune: agire tramite la Cassa Depositi e Prestiti vendendo un immobile del Comune con il cui ricavato rimborsare la Icom. Abbiamo fatto a quel punto tutte le verifiche necessarie con la Cassa Depositi e Prestiti e valutato che si tratterebbe di una soluzione che richiede in ogni caso tempi lunghi e che sarebbe oltretutto soggetta alle regole del mercato. Auspicando in ogni caso il raggiungimento di un accordo bonario, il cui contenuto sarebbe comunque sottoposto all’approvazione in consiglio comunale, ho chiesto alla Icom in segno di disponibilità, così come noi avevamo fatto per il Consiglio di Stato, una richiesta di rinvio dell’udienza del Tar del 24 aprile. La Icom ha sostenuto di non poter aderire alla nostra richiesta perché in quel caso il rinvio dell’udienza non sarebbe stato a breve ma avrebbe comportato tempi certamente molto lunghi. Alla luce di questa situazione e nonostante gli sforzi di questa amministrazione comunale di non lasciare nulla di intentato per la positiva risoluzione della vicenda, non resta adesso che attendere l’udienza del 24 e la successiva pronuncia del Tar».
Speranza ha quindi riepilogato i vari passaggi di una vicenda iniziata nell’ultima fase dell’amministrazione guidata da Pasqualino Scaramuzzino e che si è sviluppata quando il Comune era retto dalla commissione prefettizia insediatasi dopo lo scioglimento del consiglio. Il primo cittadino ha sottolineato come «la vicenda Icom è stata determinata da due circostanze che risalgono al periodo precedente le mie due amministrazioni: i terreni su cui sarebbe dovuto sorgere il “Borgo Antico” erano stati venduti dal proprietario Cosentini a un giovane avvocato milanese per un valore di 50mila euro. Un mese dopo la Icom ha acquistato questi terreni a un prezzo di 4 milioni e 800mila euro. Una circostanza – rileva Speranza – certamente particolare, che vede il prezzo dei terreni lievitare di circa 100 volte nel giro di un mese. Così come appare da chiarire l’incongruenza tra l’esito della Conferenza dei servizi così come pubblicata sul Burc della Regione Calabria, in cui si dichiara la conferenza conclusa, e il fatto che quella conferenza dei servizi, chiamata a pronunciarsi sulla proposta dell’imprenditore Noto, al momento del nostro primo insediamento non risultava conclusa». Alla domanda di alcuni giornalisti su cosa avrebbe fatto potendo tornare indietro, Speranza ha risposto: «Se tornassi indietro e ci fosse di nuovo quel clima che si era creato all’epoca in città, con le proteste accese dei commercianti e delle associazioni di categoria e di tutte le forze politiche, rifarei la stessa scelta».

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