CROTONE «Salviamo l’aeroporto Sant’Anna» (senza il vecchio cda, si dovrebbe aggiungere): è questa la novità dei dipendenti dell’azienda crotonese. Un incontro con la stampa per mettere a nudo la verità, quella dei lavoratori che da ben nove mesi non percepiscono uno stipendio . «Abbiamo continuato a lavorare sempre, duramente – spiega uno di loro – senza fermarci mai, ma non ci hanno mai messo al corrente di ciò che in realtà in azienda stesse succedendo. Sapevano che sarebbe arrivato questo momento».
Amarezza: è il sentimento stampato sul viso dei 28 dipendenti che ovviamente, per motivi di lavoro, non erano tutti presenti.
«Non credo che possano essere a rischio i livelli occupazionali dei dipendenti anzi credo che loro siano l’unico punto fermo su cui costruire l’eventuale nuovo progetto – aggiunge Fabio Tomaino, sindacalista della Uil di Crotone – hanno dimostrato di essere gli unici a sacrificarsi per questa azienda».
Un nuovo cda, “nuove teste” che amministrino l’azienda Sant’Anna Spa, qualora dovesse riuscire a salvarsi. Questo, in realtà, quello che chiedono i dipendenti dello scalo pitagorico. «Questa è un’infrastruttura che cinque anni fa aveva circa 3 milioni di debiti e che ad oggi invece sono diventati ben 6 milioni – aggiunge infine Tomaino –. Questo vuol dire solo una cosa, che l’apparato manageriale non ha funzionato».
Evitare di ricommettere gli stessi errori, aprendo la società a qualsiasi nuovo progetto che sia gestito da altri. I dipendenti insomma, pare abbiano le idee chiare: «Noi lavoreremo allo stesso modo, ma devono andare via quelli che negli ultimi cinque anni ci hanno gestito», per dirla con le loro stesse parole.
Maria Dora De Caria
redazione@corrierecal.it
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