ISOLA CAPO RIZZUTO Far lavorare gratis i migranti come propone Alfano? Non è fattibile. È secco il giudizio di Gianluca Bruno, sindaco di centrodestra di Isola Capo Rizzuto, comune sulla costa ionica crotonese che negli anni ha legato il proprio nome al centro di accoglienza per immigrati più grande d’Europa, il “Sant’Anna”. Nella struttura gravitano ogni giorno un migliaio di migranti, ma nei momenti “caldi” degli arrivi, il numero può arrivare sino a 1.500, capienza massima del Cara. Gli ospiti del centro non hanno limitazioni e possono uscire quando vogliono per recarsi in paese o spostarsi a Crotone o in qualsiasi altra località. Bruno, dunque, il fenomeno dell’immigrazione lo conosce, avendo sul territorio una simile struttura. «La proposta del ministro – spiega all’Ansa – è da valutare a 360 gradi, non può essere l’applicazione fine a se stessa di una circolare. Ma comunque non è possibile impiegare gratis i migranti visto che la nostra normativa prevede che ogni lavoro abbia un corrispettivo in denaro. E poi – si chiede il sindaco – quali lavori dovrebbero fare? Verrebbero occupati nel pubblico o nel privato? Questa dei migranti è sicuramente une tematica importante sulla quale occorrerebbe un ragionamento serio. Un loro impiego potrebbe anche essere una decisione utile, dal momento che potrebbero essere impiegati per la cura del verde pubblico piuttosto che per altri impieghi». Resta tuttavia il problema di fondo dell’impossibilità, ad avviso del sindaco di Isola Capo Rizzuto, del mancato pagamento. Ma anche qualora fosse previsto un compenso, la fattibilità della proposta, secondo Bruno, non sarebbe possibile: «Se pagassimo i migranti per farli lavorare, cosa direbbero poi gli italiani? Potrebbero sentirsi parte lesa dal momento che una eventuale fonte di sostentamento verrebbe dirottata sui migranti per mezzo di un provvedimento. Ciò dimostra che quella dell’immigrazione è veramente una tematica delicata».
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