BRUXELLES Aumentano gli standard di qualità delle spiagge calabresi. Buona, stando a quanto riportato dall’Unione europea, anche la media nazionale. L’Italia sarebbe infatti, assieme a Cipro, Lussemburgo, Malta, Grecia, Croazia e Germania, sopra la media Ue del 95% dei siti in regola. Spagna e Portogallo, figurano invece al decimo e undicesimo posto. Ancora più giù si trovano Francia, Slovenia, Svizzera e Albania, in fondo alla classifica insieme alla Romania.
«È evidente che la sicurezza e la pulizia delle acque di balneazione sono importanti per la salute. Le acque di balneazione continuano a migliorare e questa è un’ottima notizia», ha commentato il commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella». In Italia, sempre stando ai dati forniti dall’organismo, il 96,6% di tutte le spiagge balneabili rispetterebbe gli standard obbligatori di qualità, con un aumento dei siti “al top” (4377 nel 2014 contro 4309 nel 2013) e un calo di quelli insufficienti (105 contro 135), che si concentrano fra Abruzzo, Campania, Calabria e Marche. Nel caso di laghi e fiumi, il 91,4% risulterebbe in regola, con una crescita dell’eccellenza (555 contro 497). Sei i siti chiusi l’anno scorso, tutti in Lombardia.
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