REGGIO CALABRIA L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, che è tornato a riunirsi a palazzo Tommaso Campanella per alcuni adempimenti amministrativi, ha esaminato l’andamento dei lavori dell’Assemblea del 20 maggio scorso. Il presidente Antonio Scalzo, i vicepresidenti Francesco D’Agostino e Giuseppe Gentile e i segretari-questori Giuseppe Neri e Giuseppe Graziano, hanno unanimemente condiviso l’opportunità di riproporre periodicamente sessioni di lavoro dedicate a interrogazioni e mozioni. Ad avviso di tutti i componenti dell’organo di autogoverno del Consiglio, è scritto in un comunicato, «gli strumenti di sindacato ispettivo costituiscono infatti un momento qualificante dell’attività dell’Assemblea. Proprio per questo, oltre alla discussione dei grandi temi di carattere politico-istituzionale legati alle prospettive di riforma e sviluppo della Regione, anch’essi rientrano a pieno titolo nell’agenda dei lavori consiliari».
L’Ufficio di presidenza ritiene però «indispensabile assicurare la più alta solennità possibile alle sedute del question time, attraverso un’ampia partecipazione e una pianificazione che consenta all’esecutivo la preparazione propedeutica a fornire esaustive risposte ai consiglieri».
Nel rilevare la piena operatività delle commissioni consiliari, l’Ufficio di presidenza ha condiviso «la necessità di proporre alla conferenza dei capigruppo un percorso legislativo che, evitando l’approvazione di norme-manifesto prive di copertura finanziaria, porti a semplificare e razionalizzare il corpus normativo della Regione Calabria. L’obiettivo – conclude la nota – è elevare la qualità della produzione legislativa calabrese mediante l’abrogazione di norme desuete o contraddittorie e l’approvazione di leggi moderne ed efficaci».
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