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Yosonu, il musicista a costo zero che suona con corpo e oggetti

LAMEZIA TERME Niente strumenti: solo corpo, voce e oggetti. Qualche contenitore di latta, un tubo di plastica, una bacinella per il bucato, uno spazzolino, una scopa, una paletta: tanto basta a Pep…

Pubblicato il: 06/06/2015 – 11:46
Yosonu, il musicista a costo zero che suona con corpo e oggetti

LAMEZIA TERME Niente strumenti: solo corpo, voce e oggetti. Qualche contenitore di latta, un tubo di plastica, una bacinella per il bucato, uno spazzolino, una scopa, una paletta: tanto basta a Peppe “drumz” Costa per creare musica dal nulla. La sua personalissima e variegata orchestra il 34enne reggino (batterista in molti gruppi fin dal 1997, docente, architetto e compositore) la dispone su un comune tavolo da cui, poi, riesce a dare vita a «poliritmie, voci pulite e filtrate, diplofonie e testi desemantizzati, riff in loop» che si trasformano in veri e propri mantra. È questa l’idea alla base del progetto solista di Costa, alias Yosonu, da cui è nato anche “GiùBOX”, uscito il 6 marzo scorso. Un disco autoprodotto, non solo perché pubblicato con il marchio Yosonu, ma soprattutto perché registrato e confezionato, copertina compresa, interamente “home made” – cioè in casa, «più precisamente, dentro l’armadio di casa, l’unico posto asettico del mio appartamento» – e successivamente sbarcato al Nunu Lab per mix e mastering realizzati assieme a Carmelo Scarfò.
Il corpo (body percussion), gli oggetti di uso quotidiano e una voce straordinariamente versatile sono i soli strumenti su cui si sviluppa il progetto. L’approccio della musica del corpo e degli oggetti a costo zero, d’altra parte, è alla base dei laboratori di propedeutica musicale per bambini – Costa si occupa anche di questo – sviluppati in parallelo al suo percorso di studi sulla linea pedagogica di Carl Orff.
Dall’uscita del disco, il “GiùBOX tour” ha toccato 15 città italiane, da Nord a Sud, incuriosendo e coinvolgendo non poco sia il pubblico che la critica. A metà aprile scorso, finita la prima parte del tour, Costa è stato anche invitato per un’intervista ed un live a Roma negli studi di Radio 2 (qui il link). Uno dei brani del disco, “Reaction”, è stato inoltre registrato «suonando una porzione di città» a Reggio Calabria per il docufilm “Reaction City” del regista Fabio Mollo.
Da John Cage a Bobby Mc Ferrin, dagli Area ai Justice passando per i Daft Punk, le influenze di Yosonu sono molteplici ed eterogenee, ma alla base c’è sempre e comunque la sperimentazione, la ricerca di un approccio innovativo all’elettronica nel senso più ampio e, soprattutto, la creatività e la giusta dose di folle genialità necessaria a creare un suono travolgente senza usare gli strumenti tradizionali. A Yosonu bastano due microfoni e un po’ di oggetti: la sua è musica da comporre (e da ascoltare, qui) completamente a costo zero.

s. pel.

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