Bevacqua: «Ben venga la "giunta del presidente"»
REGGIO CALABRIA «Non credo che il consiglio regionale si debba sentire delegittimato da una giunta esterna di diretta emanazione del presidente. Credo semmai che debba approfittare di questo particol…

REGGIO CALABRIA «Non credo che il consiglio regionale si debba sentire delegittimato da una giunta esterna di diretta emanazione del presidente. Credo semmai che debba approfittare di questo particolare e delicatissimo momento storico, per far emergere le sue esclusive funzioni legislative, insieme a quelle di proposta e dì progettualità». Ad affermarlo in una nota è il consigliere regionale del Partito democratico Domenico Bevacqua che continua: «Chi si sente delegittimato o depotenziato da una “giunta del presidente”, sganciata dai partiti e dai gruppi consiliari, non ha ben capito lo stato di profondissimo malessere della società calabrese. Oggi siamo quasi ad un punto di non ritorno e avvilupparsi su schemi antichi e privi di una lettura severa delle precarie condizioni in cui versa la società calabrese testimonia la poca lungimiranza e il rischio che stiamo correndo nel perseverare metodi e atteggiamenti di un passato non certamente glorioso interpretato da una certa classe politica calabrese. Lo spettacolo – sottolinea ancora Bevacqua – dato da alcuni consiglieri regionali ed esponenti politici, ha profondamente disgustato l’opinione pubblica. Per cui ora è necessario lavorare per riscattare il ruolo, il prestigio e le funzioni del consiglio regionale. Molti di noi sono lontani anni luce da certi metodi e comportamenti di evidente illegalità: avere messo al primo posto la conquista di sempre maggiore potere e l’accaparrarsi di fondi e risorse pubbliche a fini privati, ha gettato un ombra su tutta la classe politica calabrese. Anche di chi è da sempre estraneo a tutto ciò. Sostengo e appoggio – conclude il consigliere – l’idea che i consiglieri eletti facciano tutti un passo indietro, purché, naturalmente, le scelte del presidente corrisponderanno a quei criteri di discontinuità vera e profonda che i calabresi si aspettano e tali da non dare alibi a quel ceto politico pronto a dire “avevo ragione”. Avremo sicuramente molto da fare in termini di idee e proposte, a favore dei calabresi che hanno un disperato bisogno dicrescita, sviluppo e lavoro».