Calcioscommesse, Bellini si difende davanti alla Figc

CATANZARO Sette ore e mezza. Tanto è durata l’audizione di Felice Bellini – ex direttore sportivo del Gudja united Malta e attuale dirigente e responsabile marketing della Vigor Lamezia, coinvolto nell’inchiesta Dirty Soccer – davanti ai delegati della Procura federale sportiva. Un’audizione per la quale i legali di Bellini, Antonio Lomonaco e Arturo Bova, avevano posto eccezione poiché, secondo gli avvocati, la Procura sportiva non aveva autorità nei confronti dell’indagato non essendo Bellini tesserato presso nessuna società. Un’eccezione messa a verbale, ma della quale la Figc non ha tenuto conto, e le domande sono andate avanti per oltre sette ore. Bellini ha respinto ogni accusa di combine affermando che ciò che emerge dalle indagini, e dalle intercettazioni in particolare, non sarebbe frode sportiva ma solo argomento della sua attività legale, quella di direttore sportivo e responsabile marketing. L’indagato, inoltre, ha risposto alle domande del procuratore Nicola Monaco su ogni intercettazione – fornendo la propria versione dei fatti – e sulle le frodi programmate, secondo l’accusa, nel campionato di Lega Pro mantenendo contatti prevalentemente con Fabio Di Lauro, Ercole Di Nicola e Maurizio Ulizio. Il responsabile marketing della Vigor ha respinto ogni accusa – compresa quella di programmare frodi sportive e predisporre il proprio futuro in seno all’associazione a delinquere, proponendosi a Di Nicola (direttore sportivo de L’Aquila) come direttore sportivo e facendo da intermediario con il presidente della Vigor Claudio Arpaia affinché Ulizio (ex direttore generale del Monza e direttore generale “di fatto” del Pro Patria) acquistasse la Vigor Lamezia – riconducendo ogni addebito alla sua attività professionale. A Bellini vengono contestate diverse combine tra le quali Aversa Normanna-Barletta, Vigor Lamezia-Paganese e Barletta-Vigor Lamezia.

Alessia Truzzolillo
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