Fondi Ue, Calabria ancora indietro

CATANZARO Se l’Italia corre in tema di programmazione di fondi europei, ancora una volta la Calabria recita il ruolo della tartaruga. È di martedì la notizia che il nostro Paese riceverà 2,17 miliardi per cofinanziare i Programmi operativi in virtù del varo di tre piani regionali e due nazionali. A cui si aggiungeranno presto altri miliardi in seguito all’approvazione entro agosto dei Por di Abruzzo, Basilicata, Puglia, Veneto oltre al Pon Trasporti. Mentre la Calabria e la Campania restano indietro. Con il rischio – ora più concreto che mai – di far perdere risorse alla regione già prima del varo della nuova programmazione 2014-2020.

Una nuova tegola che si abbatterà sulla già debole credibilità dimostrata finora delle autorità calabresi di saper gestire e dunque mettere a frutto le risorse comunitarie: non si è ancora stati capaci di utilizzare a pieno i fondi del Fesr 2007-2013. Nonostante la debolezza strutturale della regione. E la certezza che qualcosa non quadri neppure sulla nuova programmazione arriva direttamente dalle parole del sottosegretario allo sviluppo economico Claudio De Vincenti espresse a proposito del Por Calabria 2014-2020: «l’obiettivo è di approvare quello della Calabria all’inizio di settembre». Cioè ben oltre il termine utile per ottenere la prima trance di finanziamento dei fondi della nuova programmazione comunitaria. Una notizia che giunge appunto nel giorno in cui Luigi Zinno, dopo Paolo Praticò, viene riconfermato nella squadra che finora ha programmato in Calabria in materia di Fondi europei. D’altronde collettivo che vince…

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it