Dominijanni procuratore aggiunto a Reggio
REGGIO CALABRIA Salvo sconvolgimenti dell’ultima ora, sarà l’attuale sostituto procuratore di Catanzaro Gerardo Dominijanni il prossimo aggiunto di Reggio Calabria. Forte dei quattro voti a favore ot…

REGGIO CALABRIA Salvo sconvolgimenti dell’ultima ora, sarà l’attuale sostituto procuratore di Catanzaro Gerardo Dominijanni il prossimo aggiunto di Reggio Calabria. Forte dei quattro voti a favore ottenuti dai membri della Quinta commissione del Csm, contro i due della collega Giovannella Scaminaci, adesso a Dominijanni manca solo la ratifica del plenum del parlamentino dei magistrati per essere ufficialmente assegnato alla città calabrese dello Stretto. Titolare di inchieste importanti, come quella sulle presunte anomalie alle amministrative del capoluogo o quella nota come “Catanzaropoli” che ha travolto Palazzo De Nobili, nel corso della sua lunga carriera più volte il pm è stato oggetto di numerose minacce e si sospetta che per ben due volte i clan abbiano progettato la sua morte: nel 2008, quando alcune cosche avrebbero voluto colpirlo con l’esplosivo – durante uno dei suoi spostamenti verso Roccella – e nel 2009, quando un collaboratore di giustizia parlò dell’intenzione delle cosche lametine di assoldare un killer per ucciderlo.
Da pm, Dominjanni si è già occupato anche di Reggio Calabria. Sul suo tavolo sono finite infatti le inchieste che hanno riguardato le minacce di morte arrivate ai magistrati reggini, l’ultima delle quali si è conclusa con l’individuazione del telefonista. Come pure le inchieste che hanno riguardato alcune delle toghe reggine, fra cui l’ex presidente della sezione Misure cautelari del Tribunale Giancarlo Giusti, morto suicida qualche mese fa. Nel corso degli ultimi anni, il pm ha anche lavorato gomito a gomito con i colleghi reggini coinvolti nell’inchiesta sulla fuga del pentito Lo Giudice – era uno degli integranti del pool costituito per rintracciarlo in qualità di titolare di una delle tante inchieste che riguardano il suo clan – dunque non gli mancano gli elementi di conoscenza sull’ufficio di cui presumibilmente entrerà a far parte.
Tuttavia, quando Dominijanni prenderà servizio quella che si potrebbe trovare a co-dirigere è una procura spogliata di molti dei suoi pm più attivi sul fronte della lotta alla ‘ndrangheta. Sebbene i ranghi della Dda siano stati progressivamente rafforzati con nuove assegnazioni – Luca Miceli e Matteo Centini sono arrivati a dare manforte sulla tirrenica, mentre Rosario Ferracane è passato ad occuparsi della città – fra scadenze e partenze Reggio Calabria, dai più definita trincea di prima linea nella lotta alle mafie, nel giro di un anno potrebbe trovarsi sprovvista dei suoi magistrati più esperti. In scadenza di incarico ci sono infatti il procuratore aggiunto Nicola Gratteri e i pm Antonio De Bernardo e Giuseppe Lombardo, mentre il sostituto Paolo Sirleo da ottobre sarà chiamato a ricoprire un prestigioso incarico al ministero. Infine altri pm starebbero valutando il trasferimento ad altre sedi.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it