CATANZARO La giunta regionale della Calabria, riunitasi nella mattinata di oggi presso i nuovi uffici di Germaneto sotto la presidenza di Mario Oliverio, ha deliberato la richiesta al governo dello stato di emergenza per il centro storico di Cosenza, che si colloca in una delle aree a maggiore pericolosità sismica in Italia. «Lo Stato, nelle sue diverse articolazioni – afferma, in una nota, il presidente della Regione – deve fronteggiare con provvedimenti straordinari ed emergenziali la molteplicità dei rischi che minacciano la struttura fisica e urbana della città antica. Il susseguirsi di numerosi crolli verificatisi nelle ultime settimane è un grave allarme che minaccia la sicurezza del patrimonio edilizio e la vita delle popolazioni e non può più essere assolutamente sottovalutato. Non è più rinviabile, quindi, l’avvio immediato ed urgente di un’opera di bonifica e di messa in sicurezza di interi comparti della citta’ antica che sia volta, innanzitutto, a garantire la sicurezza dei cittadini. È necessario intervenire, pertanto, con tempestività ed urgenza non solo per fronteggiare i danni conseguenti ad eventi franosi e crolli di edifici, ma anche e soprattutto per prevenire un aggravamento della situazione dovuto ad un depauperamento progressivo di un grande bene di pregio e di valore storico, culturale e monumentale, un bene unico che affonda le sue radici nel IV secolo avanti Cristo e che può e deve rappresentare un polo di grande interesse strategico nel processo di sviluppo e di crescita della Calabria».
«Per quanto ci riguarda – ha aggiunto il governatore – come amministrazione regionale provvederemo, nell’ambito della nuova programmazione degli investimenti a finalizzare le necessarie risorse finanziarie per avviare un’opera di risanamento, riqualificazione e valorizzazione dei comparti di rilevante interesse ed utilità sociale. Il recupero del patrimonio abitativo di Cosenza, tra l’altro, potrebbe avere anche risvolti di natura economica in un contesto in cui, nel settore edilizio, dal 2008 ad oggi si è registrata la perdita di oltre il 40% della forza lavoro, con un ricorso agli ammortizzatori sociali senza precedenti. Individuare un percorso di recupero dei centri storici – ha concluso il presidente della Regione – potrebbe costituire, tra l’altro, un fattore di forte rilancio di un settore strategico quale quello edilizio e farebbe di Cosenza un progetto pionieristico anche per l’intero Mezzogiorno».
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