RIMBORSOPOLI | Il «sì» del relatore all'arresto di Bilardi
LAMEZIA TERME Il primo verdetto sul futuro di Giovanni Bilardi si conoscerà mercoledì 5 agosto. In quel giorno la Giunta per le immunità del Senato dovrà votare sulla richiesta di custodia cautelare…

LAMEZIA TERME Il primo verdetto sul futuro di Giovanni Bilardi si conoscerà mercoledì 5 agosto. In quel giorno la Giunta per le immunità del Senato dovrà votare sulla richiesta di custodia cautelare ai domiciliari avanzata dalla Procura di Reggio Calabria nei confronti del senatore del Nuovo centrodestra. Ieri la relatrice Stefania Pezzopane (Pd) ha espresso parere favorevole all’applicazione della misura restrittiva nei confronti dell’esponente politico reggino. Ne è seguito un dibattito in Giunta, ma ogni decisione ufficiale sulla presenza o meno di fumus persecutionis nei confronti di Bilardi è stata rinviata alla prossima settimana. Nelle scorse settimane Bilardi è stato ascoltato dall’organismo di garanzia di Palazzo Madama. In quella sede il senatore ha raccontato la sua verità circa il coinvolgimento nell’inchiesta sui presunti rimborsi gonfiati alla Regione Calabria.
Sempre nelle scorse settimane il Tribunale del riesame ha rigettato il ricorso presentato dai suoi avvocati. Non è passata la linea dei legali Emanuele Genovese e Saveria Cusumano, che di fronte al collegio avevano sostenuto la necessità di annullare la misura cautelare per il senatore, a cui la Procura contesta spese irregolari per oltre 350mila euro. Per i legali, Bilardi, oggi investito di funzione istituzionale totalmente diversa, non avrebbe avuto né possibilità di reiterazione del reato, né di inquinamento probatorio, anche perché i fatti finiti al centro dell’indagine sono risalenti nel tempo.
an. ri.