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Consiglio, ecco la legge sulla Dieta mediterranea

REGGIO CALABRIA Tre, sembrano essere, i punti principali sui quali ruota la proposta di legge per la valorizzazione della ”dieta mediterranea italiana” presentata, stamattina nella sala Giuditta …

Pubblicato il: 03/08/2015 – 14:18
Consiglio, ecco la legge sulla Dieta mediterranea

REGGIO CALABRIA Tre, sembrano essere, i punti principali sui quali ruota la proposta di legge per la valorizzazione della ”dieta mediterranea italiana” presentata, stamattina nella sala Giuditta Levato del consiglio regionale, dai fautori della proposta, i consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio. Il primo di questi è, come spiega Sergio, «rivendicare la paternità della Dieta mediterranea, originaria di Nicotera, troppo spesso vittima di inesattezze»; secondo punto fondamentale è quello di «colmare il vuoto legislativo su l’insieme dei comparti che, a diverso titolo, contribuiscono allo sviluppo della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento e – prosegue Sergio – generare per questa via benessere economico, culturale e socio-sanitario per i cittadini calabresi e non solo».

Molti sono, infatti, i benefici in termini economici e socio-sanitari, che la Dieta mediterranea apporta e, accrescerebbe con l’approvazione di questa legge che, come fa notare il neo presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, «è, non solo di straordinaria attualità ma di importanza strategica non solo per lo sviluppo del territorio ma per il ruolo di primo piano che il consiglio regionale all’interno del governo».

«Inoltre – sottolinea –, è un testo di legge ”ragionato”, che ha coinvolto importanti personalità del mondo accademico. È una tematica che va approfondita e rivalutata e, spero, che i due consiglieri possano portare in giro per la Calabria questa proposta per far capire alla gente che ciò che si fa all’interno di questo palazzo non rimane tra le quattro mura. Vogliamo aprire il palazzo ai territori».

Ed è proprio il territorio, come sottolineato da Giuseppe Perri, agronomo, che «questa legge potrà rivalutare, perché i nostri prodotti, possiedono caratteristiche tali che pochi altri possono vantare e, se questa legge dovesse passare, avrebbe una ricaduta dal punto di vista economico da non sottovalutare. Un’occasione che non dobbiamo farci sfuggire».

A illustrare invece quelli che potrebbero essere i benefici della dietra mediterranea è il nutrizionista Daniele Basta: «Seguire questo tipo di regime alimentare, porta a prevenire malattie come diabete mellito, alzheimer, malattie oncologiche». Una dieta che anche gli americani ci copiano, come ricorda Antonino De Lorenzo, direttore della Scuola di specializzazione in Scienze dell’alimentazione presso l’Università Tor Vergata di Roma, che coinvolge Monsignor Hilary Franco conoscitore delle due culture, in quanto calabrese ma cittadino del mondo per vocazione, il quale sottolinea l’importanza di un patrimonio come il nostro invidiato da molti: «Ritengo che una proposta di questo tipo debba essere presa in considerazione e gestita considerazione dai politici in modo fattivo; ritengo che siate voi a dover agire. Una legge che doveva essere approvata tanto tempo fa. Noi indugiamo su alcuni dettagli che poi non portano alla realizzazione delle cose. Tutta l’umanità potrebbe beneficiare tantissimo da questa dieta e da questa legge». A chiudere l’incontro l’economista Felice Spagnola che dice: «È un’occasione da non poter perdere».

 

Giusi Mauro

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