BUFERA KPMG | Oliverio corre ai ripari
CATANZARO Il caso Kpmg scuote la Regione. Dopo le rivelazioni del Corriere della Calabria sull’appalto sospetto affidato all’advisor contabile, il governatore Mario Oliverio ha deciso di vederci chia…

CATANZARO Il caso Kpmg scuote la Regione. Dopo le rivelazioni del Corriere della Calabria sull’appalto sospetto affidato all’advisor contabile, il governatore Mario Oliverio ha deciso di vederci chiaro al fine di individuare eventuali responsabilità in capo ai dirigenti e a tutte le altre parti coinvolte. L’ordine è stato perentorio: tutto il fascicolo Kpmg domani finirà sulla scrivania del presidente della Regione. Più che probabile anche un briefing con tutto il management del dipartimento Salute.
Al centro dell’attenzione c’è l’affidamento di un nuovo servizio alla società che vigila sui conti della sanità regionale. Kpmg, grazie a un decreto firmato dal dg del dipartimento Salute, Riccardo Fatarella, ha infatti ottenuto due appalti aggiuntivi, che vanno a sommarsi al contratto già in essere e relativo al Piano di rientro regionale. Si tratta del servizio di supporto all’Asp di Reggio per la regolarizzazione contabile dei pignoramenti e di quello di affiancamento dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro. Entrambi sono stati assegnati senza gara pubblica e al costo di 1,2 milioni di euro. Un affidamento che potrebbe violare il “Codice appalti”, in base al quale la cosiddetta procedura negoziata può essere avviata solo nel caso in cui il valore complessivo per lavori e servizi complementari non superi «il 50% dell’importo del contratto iniziale». Kpmg, invece, dalla Regione incassa già una cifra che si aggira attorno ai due milioni di euro.
«VOGLIO I DOCUMENTI» Nel frattempo, vecchie questioni tornano a galla. Come ad esempio la scarsa trasparenza dell’advisor. E c’è chi, come il capogruppo del Pd Sebi Romeo, appoggiato dallo stesso Oliverio, promette battaglia: «Confindustria Reggio Calabria ha affermato di non aver visto ancora soddisfatta la formale richiesta di verifica della documentazione, mediante accesso agli atti, inerente le attività svolte da Kpmg, presentata la prima volta nel giugno dello scorso anno e più volte rinnovata. È grave che una istanza il cui adempimento è tutelato dalla legge sulla trasparenza degli atti amministrativi non venga evasa e pertanto considero mia la richiesta di Confindustria: acquisirò la documentazione riguardante Kpmg, tutte le attività svolte, tutte le liquidazioni ricevute, tutte le prestazioni fornite, ogni qualsivoglia rapporto contrattuale concernente la sanità calabrese, verificherò le notizie di eventuali estensioni di servizi e affidamenti vari».
«I milioni di euro sprecati per servizi, spesso opachi e comunque avvolti da una inammissibile coltre di mistero – continua Romeo –, sono un pesante schiaffo a ogni calabrese costretto, suo malgrado, a subire una sanità che non riesce a garantire i livelli minimi di assistenza né ad erogare un sufficiente servizio pubblico. Lo avevo già detto in passato e lo ribadisco, gli atti amministrativi assunti in assenza di trasparenza saranno banditi dalle pratiche della Regione Calabria, per quanto mi riguarda non ci sono commissari e commissariamenti che tengano, soprattutto non ci sono affari e lobby invincibili nella Calabria che rappresentiamo. Ogni continuità e contiguità sarà spazzata via, in linea con le decisioni fin qui assunte dal presidente Mario Oliverio. Considero questa battaglia un dovere nei confronti della legalità e della sanità calabrese, troppe volte al centro di oscure trame e loschi affari».
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it