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Fidapa: fare impresa in Calabria è possibile

REGGIO CALABRIA “Imprenditoria femminile ed eccellenze reggine”. Una tematica fortemente attuale quella che ha caratterizzato il momento di confronto organizzato dalla Fidapa Reggio Calabria sezione…

Pubblicato il: 19/02/2016 – 19:29
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Fidapa: fare impresa in Calabria è possibile

REGGIO CALABRIA “Imprenditoria femminile ed eccellenze reggine”. Una tematica fortemente attuale quella che ha caratterizzato il momento di confronto organizzato dalla Fidapa Reggio Calabria sezione Morgana, presieduta da Emira Dal Moro. L’incontro, ospitato nella sala Monteleone del consiglio regionale della Calabria, ha posto al centro il ruolo della donna nel campo dell’imprenditoria e del mondo del lavoro. L’appuntamento ha anche rappresentato l’occasione per ascoltare la storia professionale di Menia Cutrupi, Raffaella Rinaldis e Paola Suraci le quali, operando sul territorio reggino, hanno ripercorso l’iter della loro esperienza e dialogato su come si possa fare impresa in Calabria e in particolare in riva allo Stretto. Testimonianze supportate ed integrate dalle relazioni di Armando Neri, assessore al bilancio al comune di Reggio Calabria, Domenico Nicolò, docente di economia aziendale, business plan e creazione d’impresa all’università Mediterranea di Reggio Calabria e Angelo Marra presidente del Gruppo giovani imprenditori Confindustria di Reggio Calabria. Non poteva mancare un analitico excursus sulla condizione delle donne e, storicamente, la metamorfosi del ruolo che, in base ai tempi, le stesse hanno rivestito nell’assetto sociale. «Donna cui la Fidapa – ha ricordato Dal Moro – continua ad essere vicina per sostenerne i percorsi».
Parole cui ha fatto da eco l’assessore provinciale Lamberti: «Nei fatti bisogna ribadire la parità» ha rimarcato il rappresentante dell’ente intermedio, sottolineando come spesso le donne si contraddistinguano per delle peculiarità capaci di arricchire in maniera concreta il contesto imprenditoriale calabrese. Dopo i saluti di Angiola Infantino (past president distretto Sud Ovest), di Irene Tripodi, di Gabriella Porpiglia e Maria Luisa Neri (della sezione Morgana), il dibattito è entrato nel vivo. «Reggio è donna, con tutto ciò che questa splendida parola racchiude in sé e ognuno di noi è chiamato a farla rinascere». Ha esordito così l’assessore Neri richiamando il tema dell’imprenditoria femminile tramite la storia raccontata dal film Joy. «Un esempio straordinario di quanta positività – ha detto – possa nascere dall’inventiva, dall’ottimismo, dalla determinazione che è necessario veicolare quando si decide di impegnarsi in qualsiasi impresa, anche quella di guidare una città ed anche quando ci si trova dinnazi ad ostacoli dai quali non ci facciamo e non ci faremo scoraggiare. Entusiasmo che ci ha guidato, ad esempio, pur a fronte di criticità evidenti, nella volontà di incrementare la raccolta differenziata, nella gestione dei beni confiscati e nell’affrontare la situazione dei lavoratori delle società miste». L’importanza di saper definire progetti d’impresa nel piano di studi universitario e persino nel curriculum scolastico (e perciò nella visione futura del proprio percorso professionale) è stata poi evidenziata da Nicolò che si è anche soffermato sul modello di sviluppo pensato dall’Europa e la sua (poca) applicabilità alle latitudini italiane e calabresi «che – ha affermato – hanno risorse che possono essere messe a sistema in maniera differente rispetto al concetto di start – up tecnologica più inerente, invece, ad altri scenari e che, infatti, funziona in realtà economiche e sociali lontane dalle nostre». Un dibattito molto strutturato, quindi, all’interno del quale sono stati presi in considerazione i cambiamenti che hanno scandito il mondo del lavoro soprattutto negli ultimi vent’anni e, così come spiegato da Marra, quali sono stati i percorsi approntati per affrontarli, in particolare quelli realizzati dai giovani imprenditori reggini.

Giusy Ciprioti
redazione@corrierecal.it

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