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Rilancio del territorio attraverso la bonifica dell'Oliva

L’interesse sulla valle del fiume Oliva e la sua bonifica, riscontrato nel corso dell’incontro che il consigliere regionale Mimmo Bevacqua ha tenuto ad Amantea mercoledì scorso, non può che sortire…

Pubblicato il: 19/02/2016 – 10:55

L’interesse sulla valle del fiume Oliva e la sua bonifica, riscontrato nel corso dell’incontro che il consigliere regionale Mimmo Bevacqua ha tenuto ad Amantea mercoledì scorso, non può che sortire un beneaugurante sentimento di speranza in quanti, come gli attivisti del Comitato civico “Natale De Grazia”, si sono adoperati in questi anni per avere il ripristino delle terre inquinate e per la tutela della salute pubblica.
All’incontro organizzato dal partito democratico cittadino – che ringraziamo per l’invito – oltre al presidente della Terza commissione consiliare Bevacqua, al sindaco della città Sabatino, ad altri esponenti dell’amministrazione locale e della Cgil – c’erano anche diversi componenti del comitato civico che hanno consegnato a mano un’ampia relazione sulla situazione ambientale della vallata. Documentazione peraltro già acquisita dalla stessa commissione consiliare che si occupa di ambiente e salute, in occasione dell’audizione di associazioni e comitati civici di tutta la Calabria, nella seduta del dicembre 2013. Da allora, è bene ricordarlo, poco è stato fatto in direzione della bonifica, anzi, ancora la valle dell’Oliva non è compresa nell’elenco regionale dei siti potenzialmente pericolosi.
Gianfranco Posa, intervenuto per il comitato, ha rimarcato la necessità di passare a fatti concreti, perché è una questione che si sta trascinando da troppo tempo alla quale va trovata una definitiva soluzione. Ci sono molti ostacoli – ha detto Posa rivolgendosi al presidente Bevacqua – che si dovranno superare. In primis i “negazionisti” presenti nelle amministrazioni locali e negli uffici degli enti coinvolti, che negano il danno ambientale già certificato dall’Ispra. Bisognerà convincere innanzitutto il presidente Oliverio e i suoi più vicini collaboratori che la bonifica non è più rinviabile».
Il piano di caratterizzazione dei siti inquinati dell’Oliva – ha spiegato – è stato completato nel 2010 e la regione non ha finanziato l’analisi del rischio all’Arpacal, analisi del rischio che rappresenta un passaggio propedeutico all’avvio concreto della bonifica. Un fatto che la dice lunga sulla reale volontà di agire.
Tuttavia, ha concluso Posa, dobbiamo registrare la disponibilità di Bevacqua di riunire la terza commissione proprio qui ad Amantea entro marzo, coinvolgendo l’Arpacal e i vertici dell’Asp, e di attivarsi a favore delle procedure burocratiche per la bonifica entro un anno. Noi come Cittadini resteremo vigili e offriremo tutto il nostro contributo per giungere a riavere la nostra terra, ripulita e salubre.
Auspichiamo, pure, che la Valle Oliva, dopo la bonifica, possa ritornare ad essere un luogo accogliente e sicuro – non solo per le attività agricole e produttive – ma anche per praticarvi escursionismo tra la natura e la storia di Temesa. La bonifica è l’unico modo per rilanciare il nostro territorio, oggi purtroppo associato ad eventi che ne oscurano l’immagine.

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