In base a dati Istat gli occupati in Calabria sono diminuiti di oltre 69.000 unità dal 2008 e di oltre 7000 unità nel periodo 2014/2015, raggiungendo il livello più basso dall’inizio della crisi. Il blocco degli investimenti pubblici nazionali e regionali che probabilmente deriverà dal passaggio dalla programmazione 2007/2013 a quella 2014/2020 rischia di aggravare ulteriormente la situazione, visto che i fondi si riescono a spendere di solito soprattutto nella seconda parte dei programmi. Credo sia da prestare particolare attenzione anche alla situazione dell’intera filiera delle costruzioni, inclusi i settori industriali e dei servizi professionali collegati, che attraversa la più grave crisi dal dopoguerra.
Chiunque può verificare che è difficile trovare un cantiere aperto e vendere un qualsiasi immobile, con effetti negativi a catena sull’intero sistema economico.
Credo che ci sia necessità di prendere maggiore consapevolezza della gravità di questa situazione, soprattutto in Calabria, e prevedere interventi urgenti e straordinari.
*Architetto
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