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L’aiutino celeste di Fratel Cosimo all’amico Mario

COSENZA Il misticismo irrompe nella campagna elettorale con la presenza di Fratel Cosimo al fianco di Mario Occhiuto. Perché per vincere serve il consenso, quello terreno, ma un aiutino dal Cielo pot…

Pubblicato il: 28/04/2016 – 17:40
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L’aiutino celeste di Fratel Cosimo all’amico Mario

COSENZA Il misticismo irrompe nella campagna elettorale con la presenza di Fratel Cosimo al fianco di Mario Occhiuto. Perché per vincere serve il consenso, quello terreno, ma un aiutino dal Cielo potrebbe tornare utile, soprattutto in una tornata elettorale così inquieta, foriera di stravolgenti mutamenti.
Una piccola folla di cittadini attendeva il carismatico, al centro da tempo di una narrazione fatta di apparizioni mariane e miracoli, tanto da farne un punto di riferimento della fede popolare e subito la simpatia politica verso l’ex sindaco si sovrapponeva all’amore fideistico delle anziane signore verso l’uomo di Dio, riportando le lancette dell’orologio della storia indietro di almeno sessanta anni, quando i voti e le preghiere andavano assieme, il candidato buono era a braccetto dell’uomo di Chiesa. Per la verità Fratel Cosimo non è propriamente un uomo della Chiesa, non essendo appartenente ad alcun ordine e avendo anche lo sguardo vigile dell’autorità ecclesiastica addosso, tuttavia Occhiuto è certamente il candidato, avendo fin qui sicuramente e ampiamente goduto delle simpatie dell’ex vescovo Nunnari. Anche in questo caso quel che lega Occhiuto a Fratel Cosimo non è solo un vincolo di fede, ma anche un più terreno progetto condiviso, essendo il candidato a sindaco della città il progettista del nuovo santuario della Madonna dello Scoglio. Così il carismatico è giunto a dare una mano al candidato amico, cercando con ciò di cucirgli addosso l’immagine di chi proprio perché così vicino ad un uomo in odore di santità, merita la fiducia per poter tranquillamente tornare a governare Cosenza. Non si tratta ovviamente di voto di scambio, e nemmeno di simonia, ma più concretamente di una operazione che rivolge lo sguardo a quella frangia di potenziale elettorato cattolico meno attento alle dinamiche politiche e più sensibile a manifestazioni di fede medievale e che tuttavia vota e dunque conta. Per la verità sul fronte della versatilità camaleontica Occhiuto ha già dato ampia prova di abilità, dimostrando di essere capace di parlare a più mondi: dalla sinistra radical, alle benedizioni precedute da tre Ave Marie che hanno fatto vibrare i cuori e battere le mani dei fedeli.
Con ciò la campagna elettorale sfuma nel trascendente e mentre fuori dalla segreteria di Occhiuto un folta pattuglia di candidati consiglieri spacciava i santini, dentro il candidato sindaco sfoggiava il santone.

Michele Giacomantonio
redazione@corrierecal.it

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