L'Anticorruzione apre un fascicolo sull'Asp di Reggio
REGGIO CALABRIA L’Autorità nazionale anticorruzione si è già espressa su una degli appalti prorogati dall’Asp di Reggio Calabria e che riguardano gli ospedali di Locri e Siderno. Al responsabile per…

REGGIO CALABRIA L’Autorità nazionale anticorruzione si è già espressa su una degli appalti prorogati dall’Asp di Reggio Calabria e che riguardano gli ospedali di Locri e Siderno. Al responsabile per la prevenzione della corruzione dell’Azienda, infatti, è arrivata una nota firmata dal presidente dell’Authority Raffaele Cantone. L’atto si riferisce all’adeguamento dei locali cucina dell’ospedale di Locri e all’affidamento del servizio di ristorazione per i pazienti ricoverati nelle strutture di Locri e Siderno e nell’ex Aias: un affare da 6,4 milioni di euro aggiudicato dall’Ati Gerico srl, Licra e Serranò Giovanni per gli anni che vanno dal 2009 al 2013. Di questo appalto si sta occupando anche la Procura di Locri e, nonostante l’interesse dei magistrati, è arrivata una nuova proroga.
L’ESPOSTO DELLA UIL La nota nasce da un esposto della segreteria provinciale della Funzione pubblica della Uil, che si fonda, tra l’altro, su un servizio del Corriere della Calabria. Il nodo affrontato è proprio quello dell’ulteriore proroga concessa mentre i fari della Procura illuminavano la vicenda. Nell’esposto, però, il sindacato stigmatizza, più in generale, il «sistematico e usuale ricorso a procedure ristrette, cottimo fiduciario e procedura negoziata urgente… con motivazione puramente di stile».
«DIVIETO DI RINNOVO DEI CONTRATTI SCADUTI» L’Anticorruzione chiede chiarimenti all’Asp, ma non può non sottolineare che l’orientamento giurisprudenziale «attribuisce al divieto di rinnovo dei contratti in appalto scaduti una valenza generale». L’Autorità presieduta da Cantone, d’altra parte, lo ha precisato in più di una circostanza. Per entrare nel merito delle scelte dell’Asp, l’Anac chiede di precisare una serie di circostanze. Vuole sapere se la clausola sulla prorogabilità del contratto fosse prevista espressamente nel bando e, anche, se «sia stata osservata l’inderogabile condizione che prevede che l’importo complessivo stimato del rinnovo sia stato computato nella determinazione del valore globale del contratto iniziale».
GARE NEL MIRINO DAL 2014 A OGGI Non è tutto. L’Anac ha deciso di aprire un’istruttoria anche sulle altre anomalie segnalate. E chiede di inviare «tutti i contratti di appalto di servizi e forniture stipulati a seguito di procedure ristrette, procedure negoziate urgenti e affidamenti diretti» assieme al «relativo valore economico, le imprese affidatarie e i relativi ribassi, a partire dal gennaio 2014 a oggi». L’Autorità chiede anche di evidenziare «anche gli appalti per i quali siano state disposte proroghe ovvero rinnovi o ripetizione di servizi analoghi o siano stati oggetto di provvedimenti con cui sia stato prolungato il termine contrattuale di esecuzione».
LE NEBBIE WEB DELL’ASP Nelle nebbie virtuali dell’Asp di Reggio Calabria, i funzionari dell’Anac non hanno trovato neppure «informazioni e documenti di gara relativi all’affidamento oggetto» dell’esposto. Proprio per questo motivo si è scelto di inviare la lettera anche all’Ufficio di vigilanza sugli obblighi di trasparenza dell’Anac, «ai fini della verifica sull’esatto adempimento degli obblighi di pubblicazione». L’Asp di Reggio Calabria ha 30 giorni per riscontrare le richiesta dell’Autorità. I tempi dell’istruttoria, invece, sono più lunghi: 180 giorni prorogabili al massimo per altri 90. La sanità reggina aspetta.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it