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Cosenza, l'ex bocciodromo resta sequestrato

COSENZA Resta sotto sequestro l’ex bocciodromo di Cosenza. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dall’associazione “Guida sicura” che aveva la gestione dello stabile di via degli…

Pubblicato il: 14/05/2016 – 9:00
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Cosenza, l'ex bocciodromo resta sequestrato
COSENZA Resta sotto sequestro l’ex bocciodromo di Cosenza. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dall’associazione “Guida sicura” che aveva la gestione dello stabile di via degli Stadi. Confermato, quindi, l’appello presentato dalla Procura di Cosenza dopo che il gip aveva rigettato la richiesta di sequestro. Il provvedimento era stata firmato dal pm Domenico Assumma, all’epoca titolare del fascicolo in collaborazione con il procuratore aggiunto Marisa Manzini, e riguardava la gestione della struttura, in passato utilizzata anche come ex aula bunker. L’ex bocciodromo è al centro di un’inchiesta della Procura che tende di fare luce sulla concessione (che risale all’ottobre del 2012) dello stabile – con un’apposita delibera del Comune di Cosenza – all’associazione “Cosenza Guida sicura”.
Tra gli indagati ci sono il componente dell’associazione Giacomo Fiertler (ex marito dell’ex vicesindaco Katya Gentile) e Domenico Cucunato, dirigente comunale e all’epoca dei fatti dirigente del settore Lavori pubblici, accusati di abuso d’ufficio. La Procura ha chiuso le indagini sull’ex Bocciodromo e la polizia giudiziaria sta provvedendo a notificare un provvedimento di chiusura indagini nei confronti di Fiertler e Cucunato. L’intento di “Cosenza Guida sicura” sarebbe stato quello di realizzare una scuola di guida sicura e un museo dedicato alla Ferrari. Ma nel maggio del 2013 il Comune revocò la concessione per una serie di motivi, tra cui la incongruità del canone. Da lì si arrivò all’apertura di un fascicolo da parte della Procura, che contesta agli indagati i reati di falso ideologico e abuso d’ufficio. L’obiettivo è quello di controllare la regolarità delle autorizzazioni e delle delibere. Tre quelle nel mirino. Riguardano l’affidamento dell’area, i permessi a intervenire sulla zona e il valore dell’affitto.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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